venerdì 15 aprile 2011

Acqua, Energia in sicurezza, Parità di doveri

12-13 giugno Votiamo 4 SI
per rivendicare TRE Beni comuni fondamentali

Acqua, Energia in sicurezza, Parità di doveri

Votando SI, i cittadini potranno abrogare le leggi con cui il governo Berlusconi ha privatizzato l’acqua, deciso il ritorno al nucleare e introdotto la possibilità per sé di non farsi processare.

2 SI al voto referendario perché l’acqua sia pubblica, sottratta al profitto e ai privati che speculano su un bene primario e vitale, negandola a chi non ce l’ha o facendola pagare cara, fregandosene degli inquinanti, quali: arsenico, cloro, piombo, nitrati, che danneggiano gravemente la salute.

1 SI al referendum per respingere il piano nucleare. Per cancellarlo definitivamente. Il governo Berlusconi non rispetta il referendum dell’87, dopo Cernobyl, che impose la chiusura delle centrali nucleari. Oggi, la tragedia del Giappone è lì a dimostrare che fu una scelta giusta. Quelle ingenti risorse vanno invece destinate al risparmio energetico, allo sviluppo delle energie rinnovabili e pulite, ecocompatibili con le esigenze del territorio.
Respingiamo la cosiddetta moratoria di 1 anno. Né ora né fra 1 anno.

1 SI per abolire la legge che prevede il cosiddetto “legittimo impedimento”, per Presidente del Consiglio e Ministri, a comparire nei Tribunali come imputati. Perché la legge torni ad essere uguale per tutti. Senza leggi ad personam anche Berlusconi potrà essere processato come chiunque.

Il Governo, per cercare di impedire ai 4 Referendum di raggiungere il quorum, cioè almeno la metà più uno degli elettori, ha imposto lo svolgimento dei Referendum a metà giugno, invece di farlo coincidere con il voto delle elezioni Amministrative. Imponendo così lo spreco di oltre 350 milioni di euro.

Respingiamo questa scelta irresponsabile ANDANDO A VOTARE IN MASSA


(fonte Segreteria provinciale Partito della Rifondazione Comunista Bari)

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