mercoledì 15 giugno 2011

La brezza del cambiamento

Referendum si, referendum no... questo è il problema! I successivi giorni post voto sanno di quiete dopo la tempesta, in modo particolare per coloro che hanno lavorato assiduamente per sensibilizzare e spronare le cittadine e i cittadini a recarsi alle urne.



Questo uragano come tutti gli eventi straodinari è nato da un soffio, per poi espandersi e ingrandirsi. Ha travolto tutte e tutti, grandi e piccini, movimenti e partiti, sinistra e ... Potrei sbagliarmi ma pare che a tenere a casa i rappresentanti e gli elettori di centrodestra, con le dovute eccezioni, sia stata la posizione ideologica e non, come volevano far credere, la convizione che fosse giusto votare per "No" o astenersi. Penso che i sindaci e gli amministratori azzurri abbiamo festaggiato doppiamente: la prima volta per il regalo ricevuto e la seconda perchè non hanno dato niente in cambio.


Lo sforzo sopportato dai comitati e dai partiti aderenti (Prc, Sel, Idv) dalla prima ora ha portato alla vittoria dei "Si", con uno schiacciante 97% dei "Si" a fronte del 3% dei "No", in barba a chi sperava che il quorum non fosse raggiunto. In tanto per adesso e per gli anni a venire la programmazione dei piani energetici e le politiche riguardanti i beni comuni prenderanno una piega nuova e alternativa, ispirata al lungo percorso intrapreso fuori dai palazzi del potere, nelle piazze nei social forum e in particolare a Genova nel 2001.


Nell'anno del decennale di Genova 2001-2011 è una grande emozione poter festeggiare, ripensando a quei giorni tragici e gravidi di eventi nefasti.


Ma si sa ogni tanto il vento cambia!


15/06/2011

Vito STANO

1 commento:

  1. E speriamo!!!l'augurio è che questo referendum non sia soltanto un risultato di cui andare fieri e sbandierare perchè ad essere "sconfitto" è l'attuale governo. Ci si deve subito dar da fare per concretizzare e non perdere troppo tempo sui numeri! Certo il risultato è lodevole, ma si deve subito agire. Nel tennis si approfitta del crollo psicologico dell'avversario, sì per fare punti, ma soprattutto per vincere!

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