mercoledì 10 agosto 2011

Libertà di inquinare

Tutti o quasi tutti abbiamo lanciato un'occhiata famelica verso le curve ritratte in questo cartellone pubblicitario, dobbiamo ammetterlo. Ma qualcuno ha pensato bene che certe immagini fossero offensive e lesive della dignità delle donne e ha promosso un'azione giudiziaria.

La magistratura ha, tempestivamente, dato ordine di coprire il corpo del reato.


A parte la gravità di questo fatto, a cui tra l'altro siamo un pò tutti abituati, quello su cui invito a riflettere è sullo spreco di carta, che in un modo o nell'altro, per valide ed etiche cause utilizziamo. Questo della pubblicità censurata da altra carta e altra colla è soltanto un esempio. Un altro è sicuramente quello che avviene in campagna elettorale, quando la "guerra dei manifesti" diventa questione di vita o morte.


Pertanto oltre alla dignità vilipesa della donna, quando scorgiamo tonnellate di carta ed ettolitri di trasparente colla equamente distribuiti ovunque, sia in campagna che in città, ricordiamoci che tutto ciò finirà nella spazzatura, catalogata come indifferenziata e dunque contribuirà a far lievitare il totale delle tonnellate da smaltire di rifiuti solidi urbani e in termini economici la nostra beneamata tarsu tenderà anch'essa a lievitare!


10/08/2011-Vito Stano



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