martedì 1 maggio 2012

PartnerSheep - Nuovo progetto lanciato dal Parco dell'Alta Murgia




Il Parco nazionale dell'Alta Murgia è un'eccezione nel panorama dei parchi naturali protetti. La sua specificità è tutta nella sua forte antropizzazione. Dunque un parco abitato non solo da fauna selvatica, ma anche, e da tempo immemorabile, da numerosi individui raccolti in comunità agricole, conosciute ai più come masserie.
In questo quadro storico-antropologico l'ente parco ha ideato il progetto PartnerSheep, che prenderà avvio il 2 maggio prossimo, alle ore 9,30 presso la sede dell'ente parco nazionale dell'Alta Murgia a Gravina.
Il progetto, promosso dall'ente parco, con la collaborazione del consorzio di aziende agro-zootecniche "Murgia Viva" e del Centro di Raccolta di Lane Sucide  "The Wool Company" di Biella, sarà di durata triennale. E' previsto un costo complessivo di 39mila euro, oltre Iva decrescente per ogni anno; il progetto "PartnerSheep" ha l'obiettivo di veder rinascere sul territorio i soggetti che possano in futuro gestire la filiera della lana dal punto di vista sociale, organizzativo, produttivo ed economico; nonché di ricercare sbocchi per le produzioni di lana, al fine di trasformare quello che è attualmente un puro costo in un utile o, quantomeno, in una "non perdita" economica per l’allevatore. 
Di questo progetto se ne parlò approfonditamente in un incontro a Cassano delle Murge, presso l'agriturismo Masseria Ruotolo, organizzato dall'ente parco durante l'iniziativa "Aspettando Mediterre 2012".  
Il parco spiega ancora nella nota diramata che la lana conferita presso i magazzini del Consorzio di Biella viene selezionata e classificata dai tecnici in lotti omogenei e in quantità adeguata alle necessità industriali. In seguito, una campionatura dei lotti di lana viene analizzata e testata da un ente di certificazione di qualità riconosciuto a livello internazionale. Viene poi venduta grezza tramite asta internazionale. Il ricavato, dedotti i costi dell’operazione che per il consorzio "Murgia Viva" potranno essere esclusivamente quelli vivi debitamente rendicontati, viene reso all’allevatore. E' previsto che ogni allevatore riceva minimo 0,30 Euro/kg.
Dunque il parco nazionale dell'Alta Murgia continua il percorso di valorizzazione dei prodotti del parco, finalmente anche di quelli che fino a ieri erano considerati dei meri costi per la collettività agricola del parco.

01.05.2012
Vito Stano

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