martedì 21 agosto 2012

Segnaletica stradale e spreco di soldi pubblici

Segnali di divieto di sosta e fermata apposti da circa un
mese a metà della strada, quasi a rimarcare i due
passi carrabili speculari - Foto Archivio Vito Stano
Foto estratta da google/maps.com
Le ultime settimane hanno comportato alcune modifiche alla segnaletica stradale. Molti sono stati i disagi arrecati alla circolazione e in particolare la nuova disposizione degli stalli di parcheggio ha suscitato domande tra gli automobilisti e gli ignari cittadini. Ma le strisce bianche non sono state le uniche modifiche apportate. Un attento e costante monitoraggio del territorio ci ha portati davanti ad un'anomalia: in via Saverio Viapiano, parellela di via Antonio Gramsci, abbiamo trovato due pali da poco installati, come peraltro ci conferma un residente della zona, recanti all'apice il segnale di divieto di sosta e fermata. 

Ebbene la cosa curiosa è che all'inizio della strada c'è già il segnale e invece i due pali con cartello sono stati piantumati in una delimitata area della via. Come del resto si vede bene nella foto sopra (estratta dal google/maps.com) nessun segnale stradale era presente fino a poco tempo fa sulla parte destra della carreggiata. Invece passando oggi troveremmo due segnali di divieto di sosta e fermata (prima foto in alto) che corrispondono quasi esattamente e specularmente ai due passi carrabili apposti su due distinte porte garage quasi esattamente difronte. Dunque ricapitolando: all'incrocio delle vie Saverio Viapiano e Capitano Lanzolla in alto a sinistra (foto in basso) è apposto un segnale di divieto di sosta e fermata, che certamente vale per tutta la parte sinistra della strada in questione. 
  
Segnale di divieto di sosta e fermata all'inzio di via Saverio
Viapiano, incrocio con via Capitano Lanzolla
Foto Archivio Vito Stano 
La domanda che sorge spontanea è come mai si impegnano soldi pubblici per installare dei segnali stradali che sono evidentemente ripetitivi? 

E qualora il divieto di sosta e fermata già esistente fosse riferito in maniera esclusiva alla parte sinistra della carreggiata, come mai il nuovo segnale d'inizio divieto non è stato installato alla stessa altezza del segnale di divieto sulla sinistra (che vediamo chiaramente in foto) e invece è stato apposto quasi in corrispondenza del passo carrabile n. 239? 

Forse dobbiamo chiederci chi sono i titolari di quei garage che godono, oltre che del passo carrabile (per cui si paga una tassa comunale), di una segnaletica puntuale e dal sapore quasi privato? 

Nell'attesa di risposte che non tarderemo a cercare, vi lasciamo alla contemplazione tardo estiva delle stranezze dell'ultim'ora.

21.08.2012
Vito Stano
stanovito@gmail.com

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