Nicola Fratoianni e Ignazio Zullo - Foto Archivio Vito Stano |
Bollenti spiriti, ritorno al
futuro, principi attivi. Queste le parole d’ordine delle politiche giovanili
ideate dalla regione Puglia e in particolare da Guglielmo Minervini, attuale assessore ai Trasporti, quando durante la prima legislatura Vendola aveva la
delega alle Politiche giovanili. A raccontare quanto quelle parole hanno
significato nell’esperienza vendoliana è intervenuto l’attuale assessore regionale
alle Politiche giovanili Nicola Fratoianni, vicinissimo al governatore
pugliese. L’occasione per parlare di questi argomenti l'ha offerta Ignazio Zullo,
presidente del Consiglio comunale di Cassano delle Murge e consigliere regionale
di minoranza. Le “Interviste di rilievo”, questo il nome dell’evento di fine
estate cassanese, sono al giro di boa, si avvicenderanno sul palco a chiudere
il cerchio l’assessore regionale alle Politiche agricole Dario Stefàno e l’onorevole
pidiellino Raffaele Fitto, ormai di casa. A tenere compagnia all’ospite di “rilievo”
sul palco gli assessori alla Cultura e Servizi sociali, Sapienza e Contursi, e
i consiglieri Masiello e Paparella.
Dopo le presentazioni e i ringraziamenti di
rito a turno i presenti hanno interrogato Fratoianni, il quale brillantemente
ha risposto con dovizia di particolari e dribblato quando ha potuto. Come sul
punto dei laboratori urbani: a chi spetta il controllo del lavoro svolto dal
gestore? E come mai nel bando originario è stata concessa la possibilità ad
associazioni e cooperative pugliesi di partecipare a tutti i bandi di gestione,
sbaragliando la debole concorrenza delle associazioni locali? A queste domande
con un abile scarica barile proprio delle istituzioni democratiche, l’assessore
regionale ha ricordato le competenze e anche le volontà non espresse in merito
al contenuto progettuale del bando.
Ma al di là delle domande dei convitati sul
palco, le più insidiose e interessanti sono pervenute dal poco numeroso ma
attento pubblico, che non ha perduto l’occasione di chiedere maggiori risorse
finanziarie da investire a fondo perduto nel progetto principi attivi o anche
la creazione di un incubatore di impresa utile a raccogliere le idee di quei
soggetti a cui sono stati assegnate delle risorse, ma che non ce l’hanno fatta
comunque a restare sul mercato autofinanziandosi.
Ebbene da parte dell’assessore
Fratoianni le risposte come detto non sono mancate, anzi il dibattito è stato
certamente più interessante, non foss’altro per vicinanza e concretezza delle
tematiche affrontate, del precedente sui tagli alla spesa pubblica. Ma tra i dati
Istat, che segnalano la Puglia come regione trainante di un Mezzogiorno assonnato
e dimenticato, e la percezione del vuoto che i giovani pugliesi sentono attorno il
divario resta sempre troppo ampio.
04.09.2012
Vito Stano
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