lunedì 24 settembre 2012

Puliamo il buio 2012 - Dall'Alto Salento all'area del salernitano gli speleologi si caleranno nel buio delle cavità carsiche per raccontare un mondo sconosciuto e molte volte maltrattato


L'utilizzo di ipogei naturali e artificiali quali discariche abusive è un fenomeno purtroppo molto diffuso.  I danni provocati all'ambiente carsico e alle risorse idriche profonde sono incalcolabili. Puliamo il Buio, iniziativa della Società Speleologica Italiana giunta alla settima edizione, vuole portare una luce nel buio e segnalare in modo puntuale e dettagliato le situazioni di rischio e indicare le possibili soluzioni.

L’iniziativa è ormai legata a Puliamo il Mondo e si propone di bonificare almeno in parte le discariche abusive sotterranee, in ogni caso di documentarle, valutarne il grado di pericolosità e di individuare i possibili rimedi, proponendoli poi all’opinione pubblica e alle amministrazioni locali.

Il censimento delle cavità a rischio ambientale è il nodo fondamentale di Puliamo il Buio e vuole fornire una autorevole base di lavoro a tutti coloro che vogliono collaborare alla protezione dell'ambiente e delle risorse idriche, alla riduzione dei rifiuti, alla valorizzazione degli habitat naturali e la lotta alle discariche abusive.

Il censimento è stato avviato nel 2005 ed è oggi disponibile on-line in forma interattiva e in continuo aggiornamento.

La Società Speleologica Italiana raccomanda di minimizzare l'impatto ambientale della visita agli ambienti ipogei. In particolare, consiglia di utilizzare sistemi di illuminazione meno impattanti di quello a carburo, come i LED e di rispettare il protocollo WNS  per la tutela dei pipistrelli e la riduzione del trasporto di materiale microbiologico da una grotta all'altra.              

(fonte Federazione Speleologica Pugliese)


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