giovedì 4 ottobre 2012

Estate cassanese, pinacoteca e azioni simil mafiose - L'intervista all'assessore alla Cultura Pierpaola Sapienza

Intervista a Pierpaola Sapienza, assessore alla Cultura del Comune di Cassano delle Murge

a cura di Vito Stano

Il consiglio comunale è il palcoscenico dove si pratica la politica, la retorica e anche la denuncia. Questa è quello che, sotto forma di comunicazione, ha fatto l’assessore alla Cultura Pierpaola Sapienza durante l’ultima sessione consiliare. La sua è stata una riflessione rivolta al consiglio, come ha precisato in una nota di chiarimento. Nella comunicazione la Sapienza ha fatto anche un bilancio dell’estate appena conclusa. Di questo abbiamo chiesto in una chiacchierata.

In secondo piano, l'assessore alla Cultura Pierpaola
Sapienza durante il consiglio - Foto Archivio Vito Stano 
Allora assessore com’è andata l’Estate cassanese?

Io ritengo che anche quest’anno sia andata abbastanza bene, per altro poi a margine degli eventi ho voluto fare anche una comparazione tra il cartellone dello scorso anno e quello di quest’anno. E posso dire che gli eventi sono stati di più. L’estate cassanese è frutto di collaborazioni di consulte, privati cittadini e giovani la somma di queste ha garantito un buon successo. Poi quest’anno c’è stata la new entry, cioè il nuovo assessore (Pasquale Di Canosa, ndr) che ha collaborato alla realizzazione di determinati eventi. Io ritengo, ripeto, che sia stata soddisfacente, soprattutto per l’impegno dei giovani.

Con il nuovo assessore agli Eventi e alle Sagre Pasquale Di Canosa ci sono stati degli attriti, come si vocifera, oppure c’è stato da subito l’idillio?

Io non lo chiamerei idillio. Quello che posso dire è che il calendario dell’estate cassanese era stato già creato prima che lui diventasse assessore ed era frutto di un confronto in consulta e comunque tra le consulte e gli operatori commerciali. Quindi il calendario era già pronto, andava magari arricchito o aggiunte delle idee che magari l’altro assessore poteva apportare. E invece si è ritenuto di lasciare tutto in quello stato, anche dovuto alla scarsità dei fondi, perché quest’anno a differenza degli altri anni non abbiamo pagato la Siae, abbiamo dato contributi omnicomprensivi. Quindi Di Canosa ha visto il calendario e da subito ci siamo seduti insieme e insieme abbiamo deciso come ripartire le somme. Non abbiamo avuto degli scontri a dire la verità.

Qualcuno ha lamentato che se non ci fossero state le iniziative delle associazioni e delle attività commerciali l’estate cassanese in realtà sarebbe stata un contenitore vuoto. Lei cosa pensa?

Io non direi, perché l’estate cassanese è sempre stata il contenitore espressione delle associazione e dei privati cittadini, e comunque di coloro che hanno sempre lavorato per la cultura e per gli eventi di questo paese. Quindi io ritengo che da sempre non si sia modificato nulla. Inoltre ci sono stati degli appuntamenti come l’evento ideato dalla sottoscritta “Cassano cultura – In piazza della creatività”, che rinviene dall’amministrazione e dal mio assessorato in particolare, e non penso che sia stato un contenitore vuoto, anzi. Ritengo che queste sono state delle serate di successo, perché c’è stata l’unione di politica, cultura e tanti argomenti discussi in un sano dibattito con tutte le parti politiche coinvolte. Poi c’è stata la bella e prestigiosa mostra del maestro Carlo Fusca, che secondo me, ha innalzato il livello culturale di Cassano e della pinacoteca. Credo che chi ha detto che non c’era nulla voleva solo strumentalizzare, perché gli sforzi sono stati fatti e come dico sempre non è facile, in quanto i fondi sono scarsi, qualche problemuccio c’è stato, però alla fine ciò che conta è il risultato.

Una battuta sulla pinacoteca. Dopo la mostra di Fusca è stata aperta al pubblico il primo ottobre la mostra “Karta” curata da Massimo Nardi alla cui realizzazione lei ha lavorato. Ci sono dei progetti dell’amministrazione o del suo assessorato, in particolare, per dare in gestione a un curatore la pinacoteca?

Si, questo progetto è in piedi da parecchio tempo. Più che dare in gestione, io vorrei dare la gestione degli eventi ad un comitato tecnico, parliamo chiaramente di persone esperte e che sino ad oggi si sono spese per la crescita culturale del territorio che potrebbero dare delle idee innovative per l’elevazione culturale della pinacoteca. Questa è la mia proposta. Intanto ho già protocollato una serie di eventi che intendo organizzare fino a gennaio, eventi frutto della sinergia con le persone con le quali fino ad oggi ho collaborato: Nicola Surico, Massimo Nardi, Dina Colaninno, Gaetano Grasso. Insomma le persone che fino ad oggi hanno mostrato di tenere a questo paese così come la sottoscritta.

Dalla pinacoteca al laboratorio delle arti. L’idea di Angelo Cortese come la valuta e come si spenderà?

Ho ascoltato l’idea di Angelo Cortese, che è stato l’iniziatore della pinacoteca. Sarebbe bello creare un laboratorio, però onestamente non ho ben capito di che cosa. Che laboratorio è? Se è di ceramica o  non so di fotografia non mi è ben chiaro, questo non l’ho capito dal progetto. Al momento mi è sembrato che Angelo Cortese voglia unire una serie di teste, che forse non possono proprio stare insieme, per creare un suo lavoro qui. Ripeto, le sinergie per me sono importanti e allo stesso tempo è importante avere una base solida, quindi prima di parlare di questo laboratorio dobbiamo avere una sede concreta, un progetto concreto e delle persone che concretamente sono legate allo stesso.

In ultimo mi corre l’obbligo di ritornare sulla natura della sua comunicazione letta in consiglio. A chi o a cosa si riferiva? C’è stato qualche episodio in particolare?

Preciso, anche in questa occasione, che la mia era una comunicazione al consiglio e attraverso il consiglio ai cittadini, perché io sono un amministratore, ma ancor prima una giovane impegnata a favore della comunità, che ha intrapreso questo cammino proprio per farsi portavoce rispetto a situazioni…

Ma ci sono stati o no episodi che hanno fatto scaturire questa presa di posizione oppure questa è una enunciazione di principio per parlare di queste tematiche?

Sicuramente ho voluto parlare di questi temi, che in qualche modo toccano non solo il Paese ma anche la nostra comunità, e come ho detto nella mia relazione determinati problemi partono dalla base. Quindi quello che succede in Italia, in piccolo, succede pure nel nostro paese. Io in questo contesto mi faccio portavoce dei giovani e se qualche giovane ha sentito un disagio io avevo il dovere di raccontarlo.

Quindi c’è stato qualche episodio?

Dei disagi.        

3 commenti:

  1. Assessore… Ma è una pinacoteca o una galleria d'arte?
    La pinacoteca, dal greco πìναξ (pinax: "quadro") e θήκη (théke: "scrigno") è risaputo essere un luogo in cui sono conservate e tutelate le opere d'arte, soprattutto pittoriche.
    A Cassano invece, non sapendo come riempirla è diventata una galleria d'arte. Nulla di male. Ma non chiamatela pinacoteca!!!
    La risposta sul laboratorio di Cortese fa cadere le braccia. Io ho capito cosa vuole realizzare Cortese. Bella idea ma a Cassano per me IMPOSSIBILE. Soprattutto per la gente che lo circonda…

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  2. Perchè le opere nella sala Armienti che sono?!e nelle altre sale?! opere pittoriche! Pinacoteca o galleria è davvero un bel posto per Cassano.
    Ce lo dica cosa vuole realizzare Cortese perchè anche chi era presente alla riunione non l'ha capito.

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    1. Assessore, lei invoca la firma e poi fa l'anonima? Con tutto il rispetto per gli artisti locali passati a miglior vita ma quelle opere non spostano nemmeno un acquavivese ad entrare nella presunta Pinacoteca.
      La Pinacoteca è un MUSEO non un posto dove drinkeggiare ad ogni apertura di mostra! Un tempio per la cultura da non profanare con la presenza di cubiste e faccendieri!
      Questa è incultura. Per questo non avete capito Cortese. E' un vostro problema (tipico nel deserto culturale a destra) ed a me non interessa spiegarlo.

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