Protesta studentesca - Foto google.com |
Da Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle docenti e discenti convoglieranno insieme
per il flash mob di un'ora oggi dalle 16,30 vicino alla cassa armonica ad Acquaviva delle Fonti.
I professori e gli studenti dei licei Leonardo-Platone di Cassano delle Murge, dei licei Canudo-Marone di
Gioia del Colle e dell’Itc Colamonico di Acquaviva delle Fonti daranno vita alla pacifica e
singolare dimostrazione per dire No alle politiche del Ministero dell'Istruzione che
continuano a colpire la scuola. Attraverso il flash mob la
scuola esce dai luoghi istituzionali per informare e sensibilizzare i cittadini
alle politiche sulla scuola che nulla hanno a che fare con crescita,
formazione, merito, ricerca, democrazia e cultura.
Le ragioni del No sono
tante, si va dal blocco del pagamento degli scatti di
anzianità, alla cancellazione di circa 30mila cattedre tra spezzoni orario e
posti di sostegno, dopo la già pesante cancellazione di 87mila posti in
organico di diritto su tutto il territorio nazionale. Tale scelta del ministro
Profumo determinerà non solo il venir meno di decine di migliaia di contratti
per i docenti precari altamente formati, ma anche la perdita di docenti di
ruolo che saranno in probabile esubero. Lo scenario palesato nella scuola
comporterà un’inevitabile dequalificazione della didattica. Le scuole dicono No anche alla ex legge Aprea il D.d.l. 953, che
cancella la scuola della Costituzione. Il disegno di legge che apre alla
privatizzazione della scuola, è un vero e proprio progetto di riforma degli
organi collegiali che ha lo scopo di inserire nella scuola finanziatori privati
con un’inevitabilmente contaminazione del piano dell’offerta formativa.
Il flash mob, alla vigilia
dello sciopero generale della scuola di sabato prossimo, è anche per dissentire
alle scelte del ministro Francesco Profumo di riconvertire sul sostegno quei
docenti in esubero e la “deportazione” di quegli insegnanti inidonei in
ruoli amministrativi, come dettato dalla spending review. Col provvedimento del
governo Monti si lede la dignità dei lavoratori e si affossa il tanto evocato merito. Spazio anche al concorso previsto per quasi 12mila posti vacanti,
cattedre che già annualmente vengono occupate da docenti precari nominati dagli
uffici scolastici di provenienza.
Il concorso di Profumo
appare al mondo della scuola come una vera e propria manovra propagandistica
che ha il solo intento di affossare il diritto al ruolo dei docenti precari
ingabbiati nelle graduatorie ad esaurimento dopo anni e anni di supplenze,
lauree abilitanti e concorsi, master e corsi di perfezionamento costosissimi.
In ultimo, i docenti e gli
studenti rivendicano una scuola più sicura e senza classi pollaio. Proprio
l’affollamento delle aule, provvedimento già attuato dalla riforma Gelmini,
serve a fare risparmiare lo Stato sulle nuove assunzioni del personale docente,
pur violando ogni più elementare norma sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.
Nessun commento:
Posta un commento