giovedì 22 novembre 2012

Flash mob di docenti e studenti ad Acquaviva delle Fonti oggi alle 16,30


Protesta studentesca - Foto google.com 
Da Cassano delle Murge, Acquaviva delle Fonti, Gioia del Colle docenti e discenti  convoglieranno insieme per il flash mob  di un'ora oggi dalle 16,30 vicino alla cassa armonica ad Acquaviva delle Fonti

I professori e gli studenti dei licei Leonardo-Platone di Cassano delle Murge, dei licei Canudo-Marone di Gioia del Colle e dell’Itc Colamonico di Acquaviva delle Fonti daranno vita alla pacifica e singolare dimostrazione per dire No alle politiche del Ministero dell'Istruzione che continuano a colpire la scuolaAttraverso il flash mob la scuola esce dai luoghi istituzionali per informare e sensibilizzare i cittadini alle politiche sulla scuola che nulla hanno a che fare con crescita, formazione, merito,  ricerca, democrazia e cultura.

Le ragioni del No sono tante, si va dal blocco del pagamento degli scatti di anzianità, alla cancellazione di circa 30mila cattedre tra spezzoni orario e posti di sostegno, dopo la già pesante cancellazione di 87mila posti in organico di diritto su tutto il territorio nazionale. Tale scelta del ministro Profumo determinerà non solo il venir meno di decine di migliaia di contratti per i docenti precari altamente formati, ma anche la perdita di docenti di ruolo che saranno in probabile esubero. Lo scenario palesato nella scuola comporterà un’inevitabile dequalificazione della didattica. Le scuole dicono No anche  alla ex legge Aprea il D.d.l. 953, che cancella la scuola della Costituzione. Il disegno di legge che apre alla privatizzazione della scuola, è un vero e proprio progetto di riforma degli organi collegiali che ha lo scopo di inserire nella scuola finanziatori privati con un’inevitabilmente contaminazione del piano dell’offerta formativa.

Il flash mob, alla vigilia dello sciopero generale della scuola di sabato prossimo, è anche per dissentire alle scelte del ministro Francesco Profumo di riconvertire sul sostegno quei docenti in esubero e la “deportazione” di quegli insegnanti inidonei in ruoli amministrativi, come dettato dalla spending review. Col provvedimento del governo Monti si lede la dignità dei lavoratori e si affossa il tanto evocato merito. Spazio anche al concorso previsto per quasi 12mila posti vacanti, cattedre che già annualmente vengono occupate da docenti precari nominati dagli uffici scolastici di provenienza.

Il concorso di Profumo appare al mondo della scuola come una vera e propria manovra propagandistica che ha il solo intento di affossare il diritto al ruolo dei docenti precari ingabbiati nelle graduatorie ad esaurimento dopo anni e anni di supplenze, lauree abilitanti e concorsi, master e corsi di perfezionamento costosissimi.

In ultimo, i docenti e gli studenti rivendicano una scuola più sicura e senza classi pollaio. Proprio l’affollamento delle aule, provvedimento già attuato dalla riforma Gelmini, serve a fare risparmiare lo Stato sulle nuove assunzioni del personale docente, pur violando ogni più elementare norma sulla sicurezza sui luoghi di lavoro.

(fonte portavoce protesta dott.ssa Francesca Marsico) 

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