martedì 4 dicembre 2012

Disastro nucleare a Fukushima: governo deciso a non aiutare le famiglie che vogliono lasciare la zona. Una petizione lanciata da una donna e mamma giapponese cerca di far cambiare la decisione del governo


I disastri naturali sono sempre più frequenti: la tromba d'aria che ha devastato gli stabilimenti Ilva di Taranto è soltanto l'ultimo episodio a noi vicino, ma soltanto qualche settimana fa la pioggia ha  creato molti danni in Toscana, nel Lazio e come non dimenticare il terremoto in Calabria, Emilia Romagna, all'Aquila e dintorni. Ma se guardiamo oltre lo steccato della penisola italica alla memoria tornano le scene apocalittiche dello tzunami che travolse lo Sri Lanka e il terremoto che ha fatto morti e distruzione in Giappone, a Fukushima. Proprio di Fukushima la rete si sta occupando con una petizione su Charge.org http://www.change.org/it/petizioni/governatore-di-fukushima-continui-ad-appoggiare-le-famiglie-che-vogliono-andarsene-da-fukushima per chiedere al governo di non interrompere i finanziamenti che permetterebbero a quanti vogliono abbandonare il territorio colpito dalle radiazioni fuoriuscite dal centrale nucleare a causa del terremoto. Lo strumento della petizione su internet è utilissimo ed è già in passato dato i suoi risultati. Di seguito la lettere scritta da una mamma giapponese che aveva deciso di portar via i due figli da Fukushima, ma che a causa della decisione del governo di non continuare con il programma di aiuti economici alle famiglie colpite corre il rischio di vedere i figli ammalarsi gravemente.


Mi chiamo Tokiko Noguchi e vivo a Fukushima, in Giappone. Ho una figlia a scuola e un figlio disabile. Il nostro piano era quello di andarcene da Fukushima il prossimo anno, quando mia figlia avesse finito la scuola, per paura degli effetti delle radiazioni sulla nostra salute. Ma la prefettura di Fukushima ha appena annunciato che il 28 dicembre ritirerà i sussidi concessi alle persone che vogliono andare a vivere al di fuori dell'area di Fukushima. Il giorno in cui ho saputo che il governo di Fukushima avrebbe smesso di fornire gli aiuti, ho ricevuto un’ altra cattiva notizia: i test del cancro alla tiroide di mio figlio avevano rivelato la presenza di tumori di piccole dimensioni. Sono molto spaventata e preoccupata per come le radiazioni della centrale stiano colpendo i miei figli.

Molte famiglie di Fukushima si trovano di fronte a un terribile dilemma: lasciare i propri figli a scuola con i loro amici, vulnerabili agli effetti delle radiazioni, o abbandonare quella che è stata la propria casa per generazioni e spostarsi in un altro luogo. Soltanto le sovvenzioni statali hanno finora permesso a molte famiglie di trasferirsi in un'altra area. In un recente sondaggio condotto a Fukushima, il 90% dei residenti hanno dichiarato di essere "abbastanza preoccupati" o "molto preoccupati" per l'impatto delle radiazioni sulla salute delle loro famiglie. E quasi la metà delle famiglie con bambini piccoli ha detto che vorrebbe uscire dalla zona di Fukushima per paura delle radiazioni. Sono molte le famiglie che, come la nostra, sono in attesa che i figli finiscano la scuola, a marzo, per andarsene. Per questo la decisione del governo di porre fine ai sussidi meno di un mese prima, è ancora più grave.

Il governo già aveva cercato di porre fine agli aiuti nel dicembre dello scorso anno, ma alla fine riesaminò la decisione dopo le proteste di molte persone. Quindi so che con il vostro sostegno possiamo cambiare la decisione del governo e aiutare molte famiglie a decidere se continuare o meno a vivere a Fukushima. Dopo il terremoto di Osaka nel 1995 erano stati concessi aiuti per 5 anni per l'alloggio delle persone colpite. È inaccettabile che meno di due anni dopo la tragedia di Fukushima, il governo intenda farla finita con i sussidi, soprattutto in questo caso, in cui le persone ancora soffrono di problemi di salute dovuti alle radiazioni.

Grazie per l'aiuto.
Tokiko Noguchi, Fukushima, Giappone

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