mercoledì 23 gennaio 2013

Proibizionismo o tutela della salute? L'Ue introduce immagini shock

Quasi o forse nessuno ne ha parlato: i tabaccai d'Europa hanno manifestato a Bruxelles contro le misure che la Commissione Europea vuole attuare in merito ai pacchetti si sigarette. Dopo l'Australia, di cui abbiamo scritto l'altro giorno http://murgiambiente.blogspot.it/2013/01/lotta-contro-il-tabagismo-in-australia.html, anche l'Unione Europea corre ai ripari, proponendo immagini shock sui pacchetti di sigarette e sigarette nascoste dietro una apposita saracinesca. Obiettivo? Evitare che il fascino della sigaretta conquisti i giovani e i non fumatori; lotta al marketing praticamente. 

Cosa pensano dunque i tabaccai europei? 

A Bruxelles ieri 22 gennaio si è svolta una manifestazione di protesta che ha portato nella capitale dell'Unione Europea dettaglianti da molti Paesi membri, tra cui anche tabaccai cassanesi. In questa occasione il presidente della Confederazione europea dei dettaglianti di tabacco (Cedt), Giovanni Risso, ha espresso a nome della categoria il disappunto per le misure in questione che causeranno la perdita di posti di lavoro in una comparto che da' occupazione a un milione e mezzo di addetti e l'aumento del contrabbando a tutto vantaggio delle organizzazioni criminali, senza intaccare la volontà dei minori di iniziare fumare, perché i giovani iniziano a fumare per «sentirsi adulti prima del tempo imitando amici e familiari» e non perché «attratti da pacchetti con colori sgargianti».

Il presidente Risso ha ribadito anche che «che siamo dettaglianti dei prodotti da fumo ma anche genitori, siamo i primi a volere una regolamentazione che tuteli i minori. Crediamo   ha precisato Risso  nella libertà di fumare da parte di un pubblico adulto e consapevole. E non vi è consapevolezza senza una corretta e puntuale informazione, senza una prevenzione efficace in famiglia e a scuola, prima di tutto. A meno di non voler considerare il ricorso a immagini irrealistiche informazione per i cittadini analfabeti».

Insomma il presidente della Cedt Giovanni Risso ha rivendicato la libertà degli adulti di scegliere se fumare o meno, precisando che la categoria è convinta assertrice di una regolamentazione per i minoriIn effetti chi fuma o ha fumato nella propria vita sa bene (senza bisogno di statistiche roboanti) che è proprio in età giovanile che s'inizia a fumare per emulare gli adulti certamente, ma anche per curiosità di scoprire che «sapore ha»

La richiesta della Confederazione dei dettaglianti del tabacco è rivolta al Parlamento Europeo a cui viene chiesta «un'azione coerente che consenta di assicurare gli obiettivi di tutela della salute pubblica senza che solo la nostra categoria sia chiamata a pagarne il conto». 

23.01.2013
Vito Stano

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