lunedì 14 gennaio 2013

Vergogna e disgusto: monumenti ai caduti insozzato con un assorbente

Monumento ai caduti di tutte le guerre di Cassano delle Murge (2013)
Foto Archivio Vito Stano
A volte si crede di aver raggiunto la meta, poi ci si risveglia e ci si accorge che molta strada c'è ancora da fare. Allo stesso modo, quando si crede che il fondo del barile sia stato raggiunto, ci si sbaglia e alla grande. Se c'è una lezione universale è che non c'è limite alla vergogna e allo schifo. Quanto è visibile agli occhi è soltanto la punta dell'iceberg di un fenomeno che evidentemente grave e, lungi dall'essere indagato e compreso, è certamente sottovalutato. 

Dalle scritte ingiuriose che sbeffeggiano la memoria dei caduti cassanesi a questo ennesimo gesto disgustoso il passo è tanto breve quanto grave. L'evidenza di un lassismo educativo generale è sotto gli occhi di tutti. Accusare qualcuno per responsabilità o incarichi politici ricoperti sarebbe tanto ingiusto quanto inutile, però è certo che qualcuno dovrà pur prendere atto che gruppi molto numerosi di giovani ragazzi e ragazze in età scolare si sono appropriati di questo, come di altri spazi (come è fisiologico che sia), ma è evidente che non subendo nessun tipo di controllo a sorpresa pensano bene che possono tutto, anche insozzare una lapide con un assorbente.

Dopo gli episodi sempre da noi raccontati sulla situazione indecorosa della villa dei caduti segnalati lo scorso anno (scritte e laccetti rossi inglobati nel groviglio di braccia alla memoria), l'area è stata sempre più oggetto di attenzione per via del progetto di rifacimento della stessa, ma poco, anzi nulla è stato fatto per ricondurre il luogo alla sua dovuta normalità.

14.01.2013
Vito Stano

6 commenti:

  1. si risparmi l'ironia. L'articolo è lo specchio, evidentemente parziale, della realtà. Il dovere (e il piacere) di raccontare comporta anche il dover raccontare a quanta piu' gente possibile questo squallore.

    RispondiElimina
  2. Condivido il disappunto di Vito.
    Cassano è un paese lasciato andare alla deriva. Non c'è nessuno al timone e si vede… ognuno fa quel che gli pare ormai: ANARCHIA

    RispondiElimina
  3. Ma bisogna essere proprio dei vili!e che schifo!!!

    RispondiElimina
  4. Massimiliano Mallardi15 gennaio 2013 alle ore 12:37

    Non ti curar di loro guarda e passa... Non sempre è cosa giusta, ben non applicato da Vito. Se si creda che un avvenimento come questonon sia degno di cronaca, credo sia bene farci un esame in questo paese!

    RispondiElimina
  5. io sono convinto che non si possono chiudere gli occhi davanti allo schifo. Sembrano piccole cose indegne d'esser raccontate, ma al contrario ritengo che questi siano segnali preoccupanti.

    RispondiElimina