E come ogni anno ci siamo quasi: la giornata del Ricordo delle vittime delle foibe giuliane. Il 10 febbraio
da qualche anno (cinque se non erro) a Cassano delle Murge si organizzano
incontri, pseudo convegni, commemorazioni di carattere revisionista, con
spiccato accento nazional-patriottico molto caro alla destra missina, figlia
della cultura dell'intolleranza e dell'odio del regime fascista. Potrebbe
essere facile sbrogliare il nodo della "questione foibe" se
soltanto se ne avesse la volontà, ma a quanto pare l'unica volontà che
è stata palesata dalle due amministrazioni succedutesi a Cassano delle Murge e
in particolare dai due assessori alla Cultura delle ultime due consigliature (Silvio
Missoni e Pierpaola Sapienza, entrambi di
provenienza Alleanza Nazionale) è quella di ripulire il vestito vecchio dei nonni e padri politico-ideologici. L'amministrazione Di Medio però si è distinta
dalla precedente per aver intitolato, non appena eletti, un parco giochi nella
zona Sacra Cuore (conosciuta come zona 167) ai «martiri delle foibe». In
quella zona popolare forse pochi sanno cosa sono le foibe e chi ha subito il
detto martirio. Forse sarebbe stato più corretto intitolare quel parco alla
memoria dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, uccisi in due distinti
attentati da Cosa nostra: non vi è dubbio che l'apposizione di una targa alla
memoria di due servitori dello Stato in una zona popolare, in cui risiedono e
che per anni è stata il covo di noti soggetti atti a delinquere, avrebbe avuto
un significato più coerente.
Del resto nei tanti incontri (memorabili quelli organizzati da Missoni e
Santorsola in sala consiliare) gli esperti e i presunti storici, chiamati a
fare la lezione agli ignari residenti di Cassano delle Murge, erano tutti parte
in causa (figli di cosiddetti "esuli" e addirittura repubblichini appartenenti alla X Mas). Mai uno storico (Pupo, Valdevit,
Pallante) o un pubblicista (Oliva, Sessi, Giraudo) perché non sarebbe
funzionale alla tesi che vuole la destra post-missina (capeggiata dagli onorevoli Fini e Menia) impegnata a
sdoganare il peggio della storia nazionale (fascismo e Mussolini inclusi)
tentando di far passare anche per legge l'equiparazione dei repubblichini
fascisti ai partigiani. La strumentalizzazione politica della storia (messa in
moto proprio dalla destra post-fascista in tutto il lungo dopoguerra italiano) viene innalzata
da qualche anno a supremo male dai militanti di destra, dimentichi di aver
generato con le loro iniziative emozionali e retoriche soltanto confusione. La
memoria dei defunti (che non potranno essere mai equiparati per le gesta
compiute in vita, in quanto i primi carnefici e e i secondi vittime) è
possibile comunque coltivarla grazie alla comprensione storica e non alla
continuata e costante strumentalizzazione politica.
A questo proposito segnaliamo una iniziativa organizzata per mercoledì
alle 11,00 presso l'Ateneo barese, nell'aula IV al secondo piano.
All'incontro-dibattito sulla "questione foibe". interverranno
Student* In Lotta, Andrea Catone, Marco delle Rose.
Nell'aula V alle 16,30 è stato organizzato un approfondimento sui crimini
fascisti nei Balcani con proiezione di Fascist Legacy.
05.02.2013
Vito Stano
Ed anche quest'anno casapoundisti sbarcheranno a Cassano a tenere alta la campagna elettorale della loro rappresentante locale.
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