domenica 31 marzo 2013

Syrah dalla bacca rossa: incerte origini d'un vitigno internazionale


Foto google.com
In quest'ultimi anni la Sicilia ha fatto passi da gigante, tanto da divenire per qualità e produzione una delle migliori nel panorama vitivinicolo italiano e da essere definita la nuova California. Non solo per il fantastico clima che la contraddistingue ma soprattutto per il numero, sempre in crescita, dei vitigni internazionali piantati. Uno tra questi è sicuramente il Syrah: annoverato tra i migliori prodotti della Sicilia viticola, il quale si è ambientato perfettamente al terroir dell'isola. 

Il Syrah Shiraz è un vitigno a bacca rossa dalle origini controverse: alcuni, infatti, ritengono che la sua provenienza sia l'Iran, mentre altri pensano che le sue radici storiche siano legate al territorio di Siracusa, dal quale si sarebbe poi disperso per poi essere reintrodotto in Italia dalla vicina Francia. Il Syrah dà un vino di colore rosso rubino dalle sfumature violacee e dal profumo intenso e fruttato con sentori di piccoli frutti neri e spezie, tra le quali appare evidente il pepe nero ma anche il  cioccolato; in bocca presenta una buona struttura e persistenza, è morbido e abbastanza fresco con una media tannicità. 

Questo vitigno viene ad oggi coltivato in quasi tutto il territorio vitivinicolo mondiale, anche se le sue espressioni migliori provengono dalle appellations Côte-rôtie, Hermitage e Saint Joseph della valle del Rodano in Francia; in Italia viene coltivato in Toscana (con i migliori risultati nella D.O.C. Cortona), nel Lazio (Agro pontino), in Puglia (Syrah del Tarantino IGT) e in Sicilia. Soprattutto quest'ultima regione ha saputo meglio interpretare il vitigno Syrah in Italia, vinificandolo in uvaggio con il Nero d'Avola, ottenendo vini morbidi e speziati molto richiesti dal mercato internazionale. Con un tale vino abbineremo piatti speziati e formaggi della tradizione isolana, come il pecorino  siciliano. 

31.03.2013
Giulio Stano
(sommelier  Ais Puglia) 

Solleticata da venti sottili come da vini frizzanti,la mia anima sternutisce
 e grida a se stessa giubilante:Salute! Così parlò Zarathustra.

Friedrich Nietzsche (1844 - 1900)

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