Domani alle 18,00 presso la libreria Laterza di Bari si terrà il secondo incontro con 'Tracce - rassegna di libri
sulle mafie', in particolare sarà presentato, in collaborazione con la storica libreria
barese e l'associazione Donne in Corriera, il libro 'L’Italia
quaggiù. Maria Carmela Lanzetta e le donne contro la ‘ndrangheta': un
libro duro e profondo insieme, che racconta storie di ordinaria resistenza al
femminile in Calabria.
Saranno presenti, oltre all'autore Goffredo Buccini, Maria
Carmela Lanzetta, Maddalena Tulanti , Eugenia Pontassuglia. L'evento rientra
all'interno del progetto 'In direzione ostinata e legale', giunto alla seconda edizione, realizzato in collaborazione con Arci Puglia, Libera Puglia e con l'Agenzia
per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari.
Il libro, come detto, è la cronaca d’un
faticoso viaggio nella primavera delle donne calabresi, dentro la ribellione
delle "pentite" di ’ndrangheta e il coraggio di molte madri e figlie, spose e
sorelle di dire infine no, giorno per giorno, alle regole arcaiche d’un
universo omertoso e misogino. Una cronaca raccontata attraverso gli occhi e la
storia di Maria Carmela Lanzetta, sindaca di Monasterace, che ha subito due
attentati mafiosi per il solo azzardo di avere riportato legalità e normalità
nel piccolo Comune del reggino che amministra dal 2006. La vicenda di questa
tenace amministratrice calabrese s’intreccia con quella di altre donne come
lei: da Elisabetta Tripodi, sindaca di Rosarno, sotto scorta come Lanzetta e
minacciata dai clan egemoni del paese, a Katy Capitò, giudice per le indagini
preliminari di Locri; da Giuseppina Pesce a Maria Concetta Cacciola, fino a Lea
Garofalo, torturata e uccisa per avere denunciato il suo compagno
’ndranghetista.
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