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Qualche giorno fa un circo con gli animali è attendato a
Gioia e un elefante ha addirittura sfilato per le vie delle città. A indicare
la via al mastodontico animale è stata una buona dose di frustate e scariche
elettriche. Molti hanno assistito all’inusuale passeggiata del gigante e agli
spettacoli poi proposti dal circo nei giorni a seguire, divertiti ed
entusiasti. All’euforia di quest’ultimi ha fatto da contraltare l’indignazione
e lo sgomento di molti altri, convinti, invece, che la violenza sugli animali e
la loro riduzione in schiavitù sia, più che una forma di divertimento, qualcosa
da deprecare e rigettare.
Come a volte, per fortuna, accade, l’indignazione si è
fatta azione e ha portato singoli
cittadini e associazioni a costituirsi in un ‘comitato per la difesa dei
diritti degli animali’, il cui obiettivo è quello di educare alla cultura del
rispetto verso gli altri esseri viventi partendo dall’informazione. Pochi,
infatti, sanno cosa si cela dietro le quinte dei circhi e quante e quali
sofferenze siano alla base di ogni numero e di ogni esercizio svolto dagli
animali durante le esibizioni.
È per questo, dunque, che il neonato comitato, in
collaborazione con la ‘Lega Antivivisezione’ di Bari, propone per martedì 30
aprile alle 18,30, presso il chiostro del palazzo comunale, una conferenza
pubblica dal titolo: ‘Dietro le quinte
dei circhi con gli animali: ecco perché
vogliamo un circo umano!’.
Interverranno Erica Franco, responsabile del settore
Circo della LAV di Bari, e il dottor Vincenzo Celiberti, archeologo preistorico,
primatologo e ricercatore gioiese presso il Centre
Europé de Recherche Préhistorique de Tautavel in Francia, con un intervento
dal titolo ‘I Primati e la scimmia nuda’.
(Comitato per la tutela dei diritti degli animali)
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