Falco grillaio - Foto google.com |
Le
attività del progetto ‘Il Parco per il Grillaio’, finanziato dall’ente Parco
Nazionale dell’Alta Murgia e realizzato in collaborazione con la LIPU,
riprendono con il ritorno dei falchetti sull’Alta Murgia. Oggi e domani è in programma, in varie località della Puglia e della Basilicata, un primo importante
step: il censimento annuale del falco grillaio (falco naumanni). L’evento si
svolge contemporaneamente in tutte le principali città in cui nidifica il
grillaio (tra i Comuni del Parco: Gravina in Puglia, Minervino Murge, Altamura,
Santeramo in Colle e Cassano delle Murge), nei pressi degli alberi dormitorio
dove si riuniscono in gran numero per trascorrervi la notte.
Il Parco Nazionale
dell’Alta Murgia raccoglie ormai da 5 anni i dati sulle popolazioni di grillaio
e nel 2012 è emerso che nei 5 Comuni del Parco Nazionale dell’Alta Murgia è
stata censita una popolazione di circa 7.500 grillai, con un aumento del 18,2%
rispetto al 2011. Di notevole importanza è la conferma della presenza dei
grillai nella città di Andria, dove 2-3 coppie di grillai hanno nidificato
presso un antico palazzo del centro storico. Sempre nell’ambito del progetto,
il monitoraggio dei nidi artificiali ha permesso anche l’inanellamento dei
piccoli di grillaio (pulli), ottenendo molte informazioni sui movimenti
migratori e sulla fedeltà alla colonia di appartenenza.
Secondo il presidente
del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Cesare Veronico, «il censimento, che si
svolge in collaborazione con numerose associazioni e decine di volontari, è un
evento che ha un importante valore scientifico ma soprattutto consente a molte
persone di conoscere il falco grillaio, favorendo la divulgazione e la
sensibilizzazione finalizzate alla tutela di questa preziosa specie che nidifica
nei centri storici dei Comuni del Parco e si nutre nelle aree steppiche e agricole all’interno del Parco. Da queste analisi ne consegue, ancora una
volta, la stretta relazione che esiste sull’Alta Murgia tra uomo e natura e
come la corretta gestione dei centri storici e delle pratiche agricole abbia
effetti diretti sulla specie».
«Questo progetto – ha dichiarato il presidente LIPU
Fulvio Mamone Capria – è una straordinaria opportunità per la tutela di una specie minacciata a
livello globale, ma anche per avvicinare alla natura tantissimi cittadini,
soprattutto i più giovani e far conoscere loro lo stretto rapporto che esiste
tra la difesa dell’habitat e la salute delle specie».
03.05.2013
V.S.
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