«L’iniziativa economica privata è libera. Non può
svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla
sicurezza, alla libertà, alla dignità umana. La legge determina i programmi e i
controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere
indirizzata e coordinata a fini sociali». Ma quanto sancisce l’art. 41 della
Carta Costituzionale sembra non valere per la questione ILVA. La Legge ‘Salva
Ilva’, infatti, ha riproposto in tutta la sua drammaticità la contrapposizione
tra Salute, Ambiente e Lavoro: diritti costituzionalmente rilevanti ma
squilibrati in soccorso dell’iniziativa economica privata.
«L'azione della Magistratura, che ha correttamente
disposto il sequestro preventivo e conservativo dei beni del gruppo Ilva,
finalizzato all'applicazione del principio chi inquina paga, viene elusa dalla
scelta dell'azienda di mettere in libertà i lavoratori» – dichiara l’avvocato
Antonio de Feo, Consigliere Nazionale del WWF Italia. «Questa scelta aziendale
crea di fatto un danno sociale (effetto del danno ambientale) ed economico, con
oneri a carico della collettività (la cassa integrazione) che, invece, il
principio chi inquina paga vorrebbe salvaguardati affinché il danno ambientale
sia realmente ed effettivamente circoscritto nella sfera degli interessi privati».
Calpestato, dunque, l’art. 42 della Costituzione: «[...]
La proprietà privata è riconosciuta e garantita dalla legge, che ne determina i
modi di acquisto, di godimento e i limiti allo scopo di assicurarne la funzione
sociale e di renderla accessibile a tutti».
«La decisione di chiudere gli impianti da parte dei Riva
svela il ricatto occupazionale che stanno mettendo in atto». È questo il
durissimo commento dell’ingegner Matteo Orsino, Presidente del WWF Puglia. «Quanto
avvenuto in queste ore avvalora l’estromissione della Famiglia Riva dalla
proprietà dell’Ilva. Ribadiamo – conclude Orsino – la nostra richiesta alla
Regione Puglia di sollevare la questione di legittimità costituzionale della L.
n. 89/13 affinché salute e ambiente siano veramente e finalmente tutelati».
(fonte WWF Puglia)
Nessun commento:
Posta un commento