Il 9 settembre si è insediato il nuovo Consiglio
dell’Ordine dei Geologi della Puglia che ha provveduto alla distribuzione delle
cariche istituzionali eleggendo Salvatore Valletta quale Presidente per il
mandato 2013-2017. I componenti eletti nel corso delle votazioni avvenute il
18-22 luglio, rappresentano la risposta a specifiche esigenze territoriali,
anagrafiche, di genere, e di particolari temi nel campo della geologia: Antonio
Di Fazio (Ba) Vice Presidente, Maddalena Corvasce (BAT) Tesoriere, Tiziana De
Razza (Ba) Segretario, Davide Bonora (Ta), Vincenzo D’Amico (Br), Nicola d’Amico
(Fg) Michele Dibenedetto (BAT, iunior), Marinella Ieva (Ba), Domenico
Impagnatiello (Fg), Giovanni Quarta (Le).
Il nuovo Consiglio, sulla base del programma elettorale
condiviso, si propone di superare con decisione le difficoltà che ancora si
registrano in Puglia nell’affermazione della professione del geologo,
attraverso azioni fondamentali quali: imprimere una accelerazione al processo
di radicamento della professione nelle decisioni politiche, nei processi
amministrativi, nello sviluppo socio-economico; intensificare il dialogo con
Istituzioni ed Enti locali, Istituti di ricerca, Associazioni, altri ordini
professionali, fino alla società civile, perché la cultura geologica raggiunga
quello status cui un avanzato modello di sviluppo socio economico non può farne
a meno.
Il presidente Valletta ricorda che «si dovrà
'correre insieme' per una conduzione dell’Ordine dei Geologi della Puglia con
un approccio metodologico e una filosofia di gestione condivisa, nell’ottica di
una programmazione a lungo respiro che consenta alla categoria professionale di
riappropriarsi del ruolo civile ed istituzionale che più le compete».
Il geologo fornisce un contributo determinante nella
gestione del territorio, si veda ad
esempio il PPTR appena adottato o le
recenti modifiche al Testo Unico Ambientale, ma non solo: nel dissesto idrogeologico che ogni anno, puntuale, con
l'arrivo delle piogge, ci fa contare l'ennesima alluvione o l'ennesima frana,
per passare dalla logica della riparazione localizzata post evento a quella
della prevenzione e riqualificazione territoriale.
Nessun commento:
Posta un commento