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Strumentalizzare le mobilitazioni dei comitati: in
seguito ai moti di protesta dell'opinione pubblica e delle associazioni
ambientaliste richiedenti un ampliamento dell'area da tutelare al fine di
incorporare siti dalle peculiari caratteristiche naturalistiche, geologiche e
archeologiche meritevoli di una più stretta tutela, per poi rendersi complici e
alleati di Vendola e di questo crimine ambientale: il ricorso a tecniche di
depurazione naturale per il trattamento dei reflui rappresenta ormai una scelta
ampiamente diffusa.
La fitodepurazione è una tecnologia che usa la capacità
depurativa degli ecosistemi naturali mettendola al servizio delle attività
umane; gli impianti di fitodepurazione
rappresentano un'alternativa ai sistemi di depurazione tradizionali, con
vantaggi dal punto di vista economico (risparmio di energia elettrica, limitati
costi di gestione) ed ambientale (eliminazione dei trattamenti di disinfezione
e dei relativi sottoprodotti, miglior inserimento paesaggistico).
Ma la volontà dei comitati e dei cittadini che difendono Lama
san Giorgio non si manipola ne si arrende: no allo sversamento dei reflui in
lama, si al parco naturale protetto senza fogna!
(fonte Kasamatta Disobbediente)
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