I sostenitori di Survival International, il movimento mondiale per i diritti
dei popoli indigeni, hanno chiesto ieri ai visitatori del Bit, la Borsa Internazionale del Turismo che si tiene a
Milano, di boicottare il turismo in Botswana. Le autorità del paese,
infatti, continuano a perseguitare gli ultimi cacciatori Boscimani dell’Africa. I manifestanti
hanno distribuito volantini alle migliaia di professionisti del turismo per
sollecitarli a non recarsi nè proporre viaggi in Botswana fino a quando non
sarà rispettato il diritto dei Boscimani a vivere liberamente nel proprio
territorio ancestrale, nella Central Kalahari Game Reserve (CKGR). Per tutta la
durata della fiera, il Botswana promuoverà il turismo, la sua seconda industria per importanza. Mentre
utilizza immagini patinate dei Boscimani per pubblicizzare i viaggi nel paese,
però, il governo vuole sfrattare la tribù dalla sua terra proibendogli,
illegalmente, di cacciare e imponendo a molti di loro di richiedere permessi
per visitare le famiglie secondo modalità che ricordano le terribili Pass Laws
del Sud Africa dell’apartheid. Mogolodi Moeti, la vittima più recente di questi
abusi, è stato minacciato e picchiato dalla polizia paramilitare del
paese (SSG) solo perché sospettato di essere in possesso di carne di
selvaggina.
«Mentre (le SSG, ndr) mi aggredivano, mi hanno detto che persino il Presidente era a
conoscenza di quello che stava accadendo, che mi stavano picchiando» ha raccontato Moeti al giornale botswano Sunday Standard. «Mi
hanno detto che se anche mi avessero ucciso, non sarebbero stati incriminati
perché stavano eseguendo un ordine del governo».
Survival
ha lanciato il boicottaggio del turismo in Botswana nel settembre
2013, e da allora oltre 7.000 persone si sono impegnate a non visitare il paese fino
a quando ai Boscimani non sarà permesso vivere liberamente nella loro terra. Al
boicottaggio si sono unite anche tre compagnie di viaggio. Quella al BIT non è la
prima azione di protesta in difesa dei Boscimani: negli scorsi mesi i
sostenitori di Survival hanno manifestato anche alla Fiera Mondiale del Turismo
e all’Adventure Travel Show di Londra, e al Fitur, la Fiera del Turismo di
Madrid. Il trattamento che il Botswana riserva ai Boscimani è stato ampiamente condannato, tra gli altri, anche dal Relatore
Speciale alle Nazioni Unite sui Popoli Indigeni, dalla Commissione Africana per
i Diritti Umani dei Popoli e dal Consiglio per i Diritti Umani di Inghilterra e
Galles.
«Il
Botswana continua a promuovere tour di lusso nella CKGR utilizzando
l’immagine esotica dei Boscimani vestiti di pelli e promettendo di dare ai
turisti l’opportunità di ‘sperimentare lo stile di vita tradizionale dei
cacciatori-raccoglitori del Kalahari’. Ma la realtà è ben diversa: per
costringerli ad andarsene dalla loro terra, gli ultimi cacciatori Boscimani
vengono ridotti alla fame, torturati, picchiati e minacciati» ha dichiarato
oggi Stephen Corry, Direttore generale di Survival International. «Il governo
sta facendo tutto quanto in suo potere per cancellare proprio quello stile di
vita che utilizza per pubblicizzare i viaggi esclusivi nel paese.
Evidentemente, il permesso di dormire nelle capanne di paglia viene concesso
solo a quei Boscimani che aumentano i profitti degli investimenti che il
Presidente Khama ha fatto nell’industria turistica».
Nota
ai redattori:
- Il celebre giornalista della BBC John Simpson ha definito pulizia etnica la persecuzione di cui sono vittima i Boscimani. Di recente, inoltre, l’attivista dell’African National Congress sudafricano (ANC) ed ex prigioniero di Robben Island, Michael Dingake, ha definito sub-umano il trattamento riservato alla tribù.
- Leggi l’intervista al Direttore generale di Survival, Stephen Corry, sulla campagna in difesa dei Boscimani.
- Scarica il volantino distribuito ai professionisti del turismo presenti alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano.
- Leggi la lettera consegnata ai tour operator presenti al Bit.
- Scarica alcune prime immagini del volantinaggio.
- Il celebre giornalista della BBC John Simpson ha definito pulizia etnica la persecuzione di cui sono vittima i Boscimani. Di recente, inoltre, l’attivista dell’African National Congress sudafricano (ANC) ed ex prigioniero di Robben Island, Michael Dingake, ha definito sub-umano il trattamento riservato alla tribù.
- Leggi l’intervista al Direttore generale di Survival, Stephen Corry, sulla campagna in difesa dei Boscimani.
- Scarica il volantino distribuito ai professionisti del turismo presenti alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano.
- Leggi la lettera consegnata ai tour operator presenti al Bit.
- Scarica alcune prime immagini del volantinaggio.