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venerdì 14 dicembre 2012

Cassano, al via i lavori per il nuovo canile in contrada Cerritello


Foto google.com
L'altro ieri in un talk mattutino su una rete Rai la già ministro del Turismo Michela Brambilla avvinghiata ad un cane raccontava le sue lotte (da ministro e non) per la tutela degli animali. Ma non tutti gli animali di affezione, peraltro molto protetti dalla normativa vigente non solo italiana ma anche europea, sono fortunati. Moltissimi vivono per strada, randagi appunto. Nell'ultimo periodo in molti Comuni si è provveduto a sistematizzare una situazione che per molti versi stava diventando un problema importante per le amministrazioni comunali, che sono il livello della pubblica amministrazione sul quale si scaricano a cascata gli effetti delle leggi. In effetti fatte le leggi nazionali e regionali sta poi ai Comuni reperire i finanziamenti necessari per attrezzare i ricoveri da adibire a canili sanitari. La Regione Puglia, a questo proposito, ha finanziato numerose opere, tra cui anche il canile municipale di Cassano delle Murge, con i fondi disponibili sul capitolo cosiddetto "Sicurezza". Nel caso del paese murgiano, è stato finanziata la realizzazione della struttura su un bene confiscato alla criminalità organizzata in contrada Cerritello.

Nel dettaglio, come si legge nel comunicato diramato ieri dal Comune di Cassano delle Murge, «sono cominciati i lavori per la realizzazione del nuovo canile municipale che nascerà in contrada Cerritello. Un’esigenza a fronte dell’emergenza randagismo a cui l’amministrazione comunale ha dato una prima risposta con una soluzione provvisoria di ricovero dei cani in altra struttura autorizzata.
La ditta SCS, incaricata delle opere, - continua - ha avviato i lavori il cui termine è fissato per l’aprile del 2013. L’importo è di 487mila euro. Il nuovo canile potrà ospitare 200 randagi e sarà un esempio di soluzioni tecniche strutturali innovative».

Quindi anche nel Comune porta a Sud del Parco Nazionale dell'Alta Murgia i cani randagi troveranno casa, con l'auspicio che la convivenza dell'uomo con quegli esemplari che sfuggiranno alla "cattura" possa comunque essere pacifica senza sfociare in atti vili come già in passato ne sono stati registrati. 

14.12.2012
Vito Stano