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venerdì 12 aprile 2013

No all'indifferenza: impegno quotidiano e riutlizzo dei beni confiscati


Timpanisti in Carovana a Bari - Foto Archivio Vito Stano
«A Bari Vecchia la mafia non c’è. La mafia sta nella politica, andate là». Se confidassimo in queste parole dell’uomo della strada o meglio della piazza Odegitria a Bari Vecchia, la Carovana Internazionale Antimafia ieri a Bari, oggi a Brindisi, domani a Lecce e domenica a Foggia come ultima tappa pugliese, sarebbe un carrozzone caotico, un diversivo che rompe la monotonia quotidiana e nient’altro. E invece non è così. Anzi. Del resto parole di questo tenore sono campanelli di saperi taciuti e non possono essere altro che alibi mal messi triti e ritriti di chi vuol sviare e confondere le acque sporche, al fine di salvare il marcio per codardia o peggio ancora per opportunismo.

L’ArciLiberaAvviso Pubblico assieme promuovono da sedici anni un movimento di testimonianza e riappropriazione: riappropriazione degli spazi pubblici, ma soprattutto di quelli appartenuti ai clan e adesso gestiti da associazioni a favore della comunità. Questo movimento si chiama Carovana Antimafie, da quest’anno Internazionale: 17.440 chilometri da percorrere, 123 tappe in cui sono previste iniziative su più di 30 beni confiscati; in 96 giorni il fiume di mezzi e uomini attraverserà molte regioni europee, dalla Corsica ai Balcani, oltre a risalire tutto lo Stivalo italico, per approdare in ultima istanza il 4 giugno a Corleone. In ognuno dei luoghi raggiunti dalla Carovana sono previste iniziative, alcune dal forte valore simbolico, con l'obiettivo di coinvolgere e sensibilizzare gli abitanti e le istituzioni locali. La memoria di ogni tappa verrà fissata attraverso il diario di bordo tenuto dai carovanieri, i racconti, i video, le foto, le testimonianze radiofoniche.

Ieri la Carovana ha attraversato il carcere femminile a cielo aperto di Bari Vecchia: questa è l’istantanea che s’impressiona nella pellicola della memoria vedendo le donne di tutte le età affacciate alle finestre o sull’uscio dei sottani ammirate e sorridenti. Il borgo più bistrattato di Bari è stato sonoramente invaso da un fiume di persone, preceduti da un gruppo di giovani e giovanissimi timpanisti del gruppo Nikolaus di Bari Vecchia. La Carovana ha fatto quattro fermate nel feudo liberato dall’egemonia del clan Capriati lasciando una scia festosa di palloncini colorati: il momento più toccante è stato in largo Amenduni, li dove Michele Fazio fu colpito per errore da un proiettile mafioso.

«Vivosono partigianoPerciò odio chi non parteggiaodio gli indifferenti». Queste parole dell’intellettuale e politico comunista Antonio Gramsci, incautamente riletto a cent’anni di distanza a ridosso dell’arrivo della Carovana Internazionale Antimafie a Bari, hanno il sapore del coraggio della sfida. Parole giuste. Parole da tramutare in fatti. 

12.04.2013
Vito Stano


giovedì 11 aprile 2013

Carovana Antimafie a Bari: beni confiscati non solo simbolo di legalità

Conferenza stampa Carovana Internazionale Antimafia 2013 a Bari

Foto Archivio Vito Stano 
I beni confiscati come nodi nevralgici di un sistema non più soltanto simbolico, ma anche e soprattutto di convenienza sociale e in parte minore anche economica. Il passaggio della Carovana Internazionale Antimafia 2013 dalla Puglia, oggi a Bari, capita in un momento di recrudescenza delle attività criminali, prova n'è l'omicidio di un pregiudicato in pieno centro soltanto qualche giorno fa. Nonostante ciò in piazza San Pietro a Bari Vecchia, in quello che un tempo era il feudo indiscusso del clan Capriati, oggi l'Arci Bari gestisce un appartamento confiscato all'omonimo clan ed è proprio in questo spazio recuperato che rappresentanti istituzionali e associazioni si sono ritrovati per raccontare «le buone pratiche», senza però tralasciare le criticità che incombono nel quotidiano: Stefano Fumarulo, dell'Agenzia del Comune di Bari che si occupa del contrasto non repressivo alla criminalità organizzata, riferendosi alle polemiche innescatesi a seguito dell'ultimo agguato mortale in centro a Bari, ha precisato che «la situazione attuale, per quanto grave, non è minimamente paragonabile con quella di venti o dieci anni fa, molti passi avanti sono stati fatti». 

In aiuto come è ovvio vengono i numeri: in Puglia i beni confiscati, secondo una stima aggiornata, ma non esaustiva, sarebbero tra 600 e 800, di questi non si conoscono bene nè le condizioni attuali, nè le eventuali ipoteche che sugli stessi potrebbero gravare. Proprio le ipoteche circa nel 70% dei casi fungono da cappio, strozzando sul nascere le attività sociali o economiche che si potrebbero realizzare utilizzando il bene sottratto alle mafie. Anche su questo punto il coro è unanime nel chiedere una riforma della normativa vigente in materia, che anziché anticipare le istanze della strada le rincorre e, molte volte, oltre a perdere tempo si sbaglia strada, rischiando di dilapidare un patrimonio di esperienze unico.   

La presenza delle istituzioni in questi difficili contesti contribuisce a perpetuare le attività quotidiane di cui l'antimafia sociale si compone: divulgazione e aggregazione innanzitutto, su cui fondare un nuovo stile di vita targato legalità.

11.04.2013
Vito Stano

mercoledì 10 aprile 2013

Carovana antimafie 2013: domani a Bari si parlerà di beni confiscati


La battaglia quotidiana che in moltissimi combattiamo sulla trincee dell'illegalità-legalità in questi giorni prende forma nella Carovana Internazionale Antimafie, che, partita da Tunisi,  approda domani, giovedì 11 aprilenel capoluogo pugliese per testimoniare, dibattere, provare a fare sintesi delle belle realtà presenti sul territorio levantino e per impegnarsi ancora una volta a depositare semi di legalità. Nell’ambito della Carovana Internazionale Antimafie 2013, l’ARCI di Bari organizza un’intera giornata di riflessione dedicata ai beni confiscati alla criminalità organizzata. 

Il lavoro sul territorio
«Questi due anni di lavoro fatti dall’ARCI Bari a Bari Vecchia – ha detto la presidente di ARCI Bari Livia Cantore – sono stati per noi davvero entusiasmanti: il quartiere, inizialmente molto diffidente, a volte esplicitamente ostile, col passare del tempo si è fidato di noi, si è aperto, si è mostrato ricettivo alla nostra pedagogia della legalità, e i nostri presidi sono diventati luoghi di socializzazione per tanti bambini e punto di ascolto e conforto per tante donne a volte anche provenienti da situazioni personali molto difficili… Attraverso il lavoro quotidianodue appartamenti un tempo appartenuti a noti criminali, sono divenuti luogo di condivisione, di comunità e di crescita culturale. Un presidio di legalità che oggi dobbiamo in tutti i modi non far morire, per continuare a tenere accesa la luce della legalità, per continuare ad agire un cambiamento sempre più necessario». 

I numeri
Secondo l'Agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni confiscati alle mafie, lo scorso gennaio erano 12.946 i beni confiscati alle mafie in Italia, di questi 1.126 sono in Puglia (quinta regione dopo, nell’ordine,  Sicilia, Campania, Calabria e Lombardia), a Bari città sono oltre 100. L’Arci Bari ne gestisce due molto importanti, per la loro storia e per il loro significato, nel borgo antico di Bari; in essi realizza, in collaborazione con altre associazioni, il progetto sociale e culturale 'Un bene è per sempre', finanziato da Fondazione con il Sud e rivolto a donne , minori e giovani del borgo antico di Bari. 

Il programma per domani
La giornata di domani inizierà con un incontro-dibattito in mattinata presso uno dei beni confiscati di Bari Vecchia. All’incontro parteciperanno alcuni dei principali soggetti attivi sul territorio nella gestione dei beni confiscati. In quella sede verranno presentati, discussi e analizzati i dati relativi al lavoro fatto nell’ultimo anno di attività a Bari. Particolarmente significativo l’evento pomeridiano intitolato 'Viaggio tra i beni confiscati', che sarà caratterizzato da un gioioso corteo di musica e di testimonianza per le strade di Bari Vecchia, oggi in parte liberate dal lungo giogo della criminalità. Il corteo farà tappa presso alcuni dei beni confiscati di Bari Vecchia; alla sfilata, che sarà aperta dai 'I timpanisti di Nicolaus Brium' (l’ensemble musicale composto quasi interamente da giovani musicisti del borgo antico), prenderanno parte tra gli altri, anche la presidente Arci Bari Livia Cantore e il parroco della cattedrale di Bari don Franco LanzollaA seguire, in piazza Odegitria, sarà realizzato un presidio di legalità delle associazioni, inoltre sono previste performance musicali.
Il programma della giornata 'Bari conta e cammina' di domani prevede alle 11,00 presso il bene confiscato in piazza San Pietro al civico 22, II piano la conferenza 'Beni confiscati. Emergenze, buone pratiche e criticità', durante la quale saranno presentati i beni confiscati in Puglia e in terra di Bari. Introdurrà la presidente dell'Arci Bari Livia Cantore. Discuteranno del tema il coordinatore Carovana Internazionale Antimafie Alessandro Cobianchi,  responsabile beni confiscati Libera Puglia Attilio Chimienti, la responsabile Legalità democratica Arci Bari Giuliana Campanelli e Stefano Fumarulo dell'Agenzia per la lotta non repressiva alla criminalità organizzata del Comune di Bari.
Il programma della giornata prevede testimonianze di impegno, animazione nelle piazze baresi e in serata alle 20,00 è prevista la presentazione in musica di 'Altiforni, raminghi adirati e sifoni sbuffegianti' del cantautore Daniele Di Maglie e a seguire la cena della legalità con i prodotti della cooperativa Libera Terra. 

10.04.2013
Vito Stano 

lunedì 25 marzo 2013

Carovana 2013: domani a Roma la presentazione. In Puglia l'11 aprile


Manca pochissimo all'inizio della XVI edizione di Carovana Internazionale Antimafie (organizzata, come sempre, da Arci, Libera e Avviso Pubblico, in collaborazione con Cgil, Cisl, Uil e Ligue de l'ensegnemeint). Domani a Roma, presso la sede della Federazione Nazionale Stampa Italiana in Corso Vittorio Emanuele al civico 349, alle 11,30 si terrà la conferenza stampa di lancio della 16° edizione della Carovana Internazionale Antimafie, che il 30 marzo sarà a Tunisi, dove si terrà la prima iniziativa in occasione del Forum Sociale Mondiale

Saranno presenti alla conferenza stampa Anna Canepa, procuratore della Direzione nazionale Antimafia e vice presidente dell’associazione nazionale magistrati; Luigi Cuomo e Agostino Orlando, presidente e direttore sportivo della squadra Nuova Quarto Calcio per la Legalità; l’allenatore Ciro Amorosetti, l’amministratore giudiziario Luca Catalano e il bomber Roberto D’Auria; Matteo Sperduti, associazione Italiana calciatori; Tonio dell’Olio, responsabile di Libera Internazionale; Andrea Campinoti, presidente di Avviso Pubblico; Luciano Silvestri, responsabile dell'ufficio Legalità Cgil; Giovanni Bellissima, Servizio organizzazione UIL Nazionale; Salvatore Scelfo, segretario nazionale Filca-Cisl. Introdurrà Alessandro Cobianchi, coordinatore della Carovana (Presidenza Arci).

Quest'anno, dopo il «Fare società» dell'edizione scorsa, dedicheremo il viaggio al racconto della legalità economica. «Se sai contare inizia a camminare» è il nome che abbiamo scelto per identificare l'esperienza del 2013. Un cammino di consapevolezza e informazione, dunque, per combattere vecchie e nuove forme di illegalità finanziaria. I furgoni partiranno da Tunisi il 30 marzo in occasione del World Social Forum, attraverseranno 19 regioni d'Italia e toccheranno diverse città della Francia, per un totale di 75 giorni di viaggio. 

In Puglia carovana giungerà ad aprile nei giorni 11, 12, 13 e 14. percorreremo tutte le province, fra tappe significative (come quella a Brindisi, all'istituto scolastico Morvillo-Falcone) ed eventi interessanti, fra discussioni, confronti e amplificazioni delle istanze delle comunità locali. 

25.03.2013
Vito Stano