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sabato 7 dicembre 2013

Cronaca. Rubano 43mila euro calandosi dal tetto. Due arresti ad Acquaviva e Adelfia

«Io ne farei una grossa e poi me ne andrei per sempre». «Ma che dici? Io ne farei una decina e poi vado all'estero!». Così dei giovani ragazzi, tra un caffè e un cornetto alla crema, commentano la rapina dal sapore cinematografico consumata nella notte sull'autostrada A14 all'altezza di Cerignola, in provincia di Foggia. Ma se le chiacchiere da bar sono, molte volte, il sale sulla minestra scondita di una giornata come le altre, fatta di lavoro, rinunce e proclami televisivi, a volte qualcuno più intraprendente dalle parole passa ai fatti e organizza il furto  della vita o quasi. Del resto essere arrestati in flagranza di reato è anche una bella sfiga. Questo è ciò che è capitato a due uomini, un 37enne di Adelfia e un 42enne di Acquaviva della Fonti di cui non sono note le generalità, entrambi pregiudicati e tratti in arresto furto aggravato in concorso e resistenza a pubblico ufficiale.

I due, durante la notte, hanno fatto leva sulla creatività e, dopo aver fatto un buco nel tetto, si sono calati negli uffici di una ditta di abbigliamento del Baricentro di Casamassima portando via denaro contante pari a 43mila euro, custoditi all’interno di una cassaforte. I due, come detto, sono finiti nelle maglie dei carabinieri delle Stazione di Adelfia e di Valenzano. In particolare, i malviventi, a bordo di una Matiz, intercettati in via Generale Dalla Chiesa ad Adelfia da una pattuglia dell’Arma, non si sono fermati all’alt impostogli tentando la fuga ad elevata velocità. Da ciò ne è nato un inseguimento per le vie cittadine al termine del quale, dopo vari tentativi di speronare l'auto dei carabinieri, i due sono stati definitivamente bloccati. Le successive perquisizioni hanno consentito di rinvenire una borsa contenente varie banconote e titoli di credito per una somma complessiva intorno ai 43mila euro, nonché dei passamontagna, una scala a scomparsa, una corda di 10 metri, due radiotrasmittenti e vari attrezzi utili per lo scasso. 

Le successive indagini hanno permesso di risalire al luogo dove i due avevano realizzato il furto. Ai proprietari della ditta è stata interamente restituita la somma rubata. Tratti in arresto i due, su disposizione della Procura della Repubblica di Bari, sono stati collocati agli arresti domiciliari in attesa di giudizio.

07.12.2013
Vito Stano