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lunedì 29 aprile 2013

Cinghiali nel Parco Alta Murgia: il 14 maggio partirà il quarto censimento


Il Parco Nazionale dell’Alta Murgia, in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari, ha organizzato il IV  censimento con cadenza annuale del cinghiale nel Parco Nazionale dell’Alta Murgia. La conta inizierà il giorno 14 e proseguirà fino al 17 maggio.

L’attività di ricerca, svolta attraverso battute su aree campione di bosco, richiede la partecipazione di numerosi volontari, che avranno così l’opportunità di vivere un’esperienza unica di ricerca in campo.

Quest’anno, l’ente Parco, in accordo con strutture ricettive locali, fornisce a proprio carico l’alloggio (con trattamento in mezza pensione) a 25 studenti dell’Università di Bari che parteciperanno all’intera sessione dei conteggi, garantendo inoltre gli spostamenti mediante autobus dedicati.

Le iscrizioni si raccolgono presso il Museo 'Lidia Scalera Liaci' del Dipartimento di Biologia dell’Università di Bari. È possibile prenotarsi anche a una o più giornate di censimento. Per maggiori informazioni è possibile contattare il dottor Rocco Sorino al numero 349/3595538 o il dottor Lorenzo Gaudiano al numero 328/6835885.

29.04.2013
V.S.

mercoledì 23 gennaio 2013

Cinghiali nel Parco dell'Alta Murgia: approvato il Piano di gestione


I cinghiali nel Parco Nazionale dell'Alta Murgia saranno oggetto di riduzione numerica e di monitoraggio delle popolazioni. Lo ha stabilito l'ente Parco che ha presentato, presso il Chiostro di San Francesco ad Andria, il piano di gestione del cinghiale elaborato in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari. Il piano si è reso necessario in conseguenza delle criticità prodotte dall'immissione di questi capi nel territorio effettuata dall'Amministrazione Provinciale di Bari negli anni 2000-2001-2002 e per ricomporre gli squilibri ecologici determinati dalla stessa immissione. Il piano è stato presentato dal presidente dell'ente Parco, Cesare Veronico, dal direttore dell'Ente Fabio Modesti, dai curatori del piano Anna Grazia Frassanito, funzionaria Naturalista dell'ente Parco e prof. Giuseppe Corriero, e dal coordinatore CTA/Parco del Corpo Forestale dello Stato, Ruggiero Capone.  

«Siamo qui per porre rimedio a un problema che non abbiamo determinato noi  ha detto il Presidente Veronico . Tra il 2000 e il 2002, l'ATC della Provincia di Bari immise nel nostro territorio circa 170 capi di cinghiale, estranei ai nostri habitat e, peraltro, di una varietà proveniente dall'est europa. Una decisione sconsiderata  ha aggiunto Veronico  che ha provocato conseguenze gravi, come testimoniato dai danni provocati alle aziende agricole del Parco: soltanto nel periodo compreso tra il 2007 e il 2012 abbiamo ricevuto richieste di indennizzo dei danni per circa 170mila euro, con una progressione crescente di anno in anno. Nel computo, tra l'altro, non sono inclusi i danni per incidenti stradali provocati da cinghiali ed i relativi contenziosi risarcitori ed i danni procurati alle specie autoctone, alla flora ed alla fauna che caratterizzano il nostro Parco». Nel giro di pochi anni, i cinghiali si sono riprodotti esponenzialmente fino a quasi decuplicarsi. Adesso l'ente è chiamato a procedere con urgenza al ridimensionamento del fenomeno.

Durante la conferenza stampa il Presidente dell'ente Parco ha rivelato che nei mesi scorsi sempre l'ATC Bari ha effettuato, appena fuori dai confini del Parco, ripopolamenti di lepri provenienti anch'esse dall'Est Europa. «Inoltre  ha proseguito Veronico  l'ATC Bari ha pubblicato sul proprio sito ufficiale mappe di idoneità ambientale del territorio provinciale per la presenza di nuove specie sul nostro territorio: oltre al cinghiale vi è l'intenzione di introdurre i caprioli. Per questo mi rivolgo al presidente della Provincia Schittulli, anche nelle sue vesti di presidente della Comunità del Parco, affinché intervenga con fermezza per evitare nuovi disastri per gli ecosistemi e per le attività agricole».

I dettagli del piano e lo spirito alla base del progetto sono stati esposti dal direttore dell'ente Parco, Fabio Modesti che ha rammentato come quello della proliferazione di cinghiali sia un problema europeo e nazionale di complessa gestione. «Nel nostro Parco  ha affermato Modesti  con il cinghiale sono tornati predatori importanti, come il lupo, determinando un nuovo equilibrio ecologico di cui dobbiamo tener conto. Il piano interviene per non alterare il rapporto preda/predatori con analisi ed interventi estremamente mirati. Per questo I'ISPRA, nel suo parere obbligatorio e vincolante, si è complimentato con l'Ente; attendiamo ora i pareri del Ministero dell'Ambiente, che già sappiamo essere favorevole, e la Valutazione di Incidenza della Regione».

Il piano sviluppa costi per 186mila euro in tre anni e prevede una gestione, soprattutto dal punto di vista sanitario, estremamente delicata. Basti pensare al rischio di trasmissione della trichinellosi o di altre malattie trasmissibili all'uomo, che possono anche essere mortali. L'ente Parco chiederà alla Provincia di Bari di contribuire finanziariamente e strumentalmente al piano, nei rispetto del principio secondo il quale chi ha determinato la situazione deve farsi carico anche delle conseguenze. Il Corpo Forestale dello Stato è chiamato ad attuare il piano con altri attori «dopo aver contribuito  ha affermato Ruggiero Capone  al monitoraggio delle popolazioni di cinghiale durato tre anni. L'ente Parco si è mosso con estrema tempestività, segno che si hanno ben chiare le dinamiche sul territorio. La crescita esponenziale delle popolazioni del cinghiale nel Parco ha portato nell'area protetta squadre di pseudo-cacciatori e bracconieri contro i quali il livello di sorveglianza del CTA è estremamente alto».

(fonte Parco Nazionale dell'Alta Murgia)

martedì 22 gennaio 2013

Cinghiali: domani ad Andria l'ente Parco presenta il Piano di gestione


Tutti li cercano, nessuno li accetta. O forse sarebbe più corretto dire che qualcuno li vuole, ma non nel proprio giardino. Dopo la recente notizia (vagamente allarmistica) pubblicata  su la Gazzetta del Mezzogiorno e sul sito d'informazione Cassanolive.it, in cui la collega Francesca Marsico raccontava  l'esperienza di alcune persone che avrebbero avuto la fortuna (o la sfortuna) di vedere alcuni esemplari di cinghiali nel parcheggio del supermercato alla via di Acquaviva a Cassano delle Murge, vien difficile pensare che ci sia ancora qualcuno disposto a concedere risorse per la tutela della specie.

E invece l'ente Parco Nazionale dell'Alta Murgia rende noto sul sito internet che mercoledì 23 gennaio alle 11,30 ad Andria, nella sala conferenze del Chiostro di San Francesco, presenterà alla stampa il Piano Triennale di gestione del Cinghiale. Il piano, elaborato in collaborazione con il Dipartimento di Biologia dell'Università degli Studi di Bari, ha già ottenuto il parere favorevole dell'ISPRA e del Ministero dell'Ambiente. I dettagli del piano, con tempi e modalità di esecuzione, saranno illustrati dal presidente Cesare Veronico, dal direttore del Parco Fabio Modesti e da Anna Grazia Frassanito, naturalista del Parco e curatrice del piano.  

Dunque per quanto la convivenza con i cinghiali non sia affatto semplice (qualcuno lamenta danni alle colture o semplicemente è intimorito all'idea d'incontrarne qualche esemplare) l'ente Parco continua a credere nella gestione del grosso mammifero che ha il pregio (insieme a qualche esemplare di lupo) di aver restituito al territorio murgiano quell'aspetto vagamente selvaggio. 

22.01.2013
Vito Stano