Cassano delle Murge ha il suo luogo del cuore: 1.963 preferenze, su un totale di 1.004.585, hanno contribuito a far piazzare la Chiesa di San Giuseppe e Corpo delle Celle alla 92esima posizione nella graduatoria totale dei luoghi del cuore del Fondo Ambiente Italiano. Il censimento 2012 ha permesso di votare i luoghi amati con la speranza che il Fai possa prendersi cura di essi e a questa grande operazione di valorizzazione hanno creduti tanti cassanesi, che hanno supportato con il voto la scelta della Chiesa di San Giuseppe.
Facciata Chiesa di San Giuseppe - Foto iluoghidelcuore.it |
Collocazione urbana
Il complesso monastico di S. Giuseppe è ubicato nel borgo antico di Cassano delle Murge, a ridosso del tracciato delle antiche mura cittadine. La chiesa di
San Giuseppe, attigua al seicentesco palazzo Rossani, costituisce la
cappella urbana della famiglia, insediatasi nel ‘600 in Cassano. La
chiesa risale sicuramente alla seconda metà del ‘600. Il complesso
monastico, dall’anno di donazione (1981), è di proprietà alla Parrocchia
S. M. Assunta. La parte più antica del complesso è costituita dalla
torre posizionata a sud-ovest, originariamente parte delle antiche mura
cittadine, in seguito inglobata nel cellaio monastico, che invece risale
probabilmente alla seconda metà del ‘400 (non si hanno notizie sulla
data di costruzione del cellaio).
Descrizione chiesa
La chiesa presenta una facciata in pietra calcarea tipica della zona
(rocce cretacee). Ai lati del portale d’ingresso sono visibili quattro
leggere paraste (due per lato). Esse sono caratterizzate da modanature e
ornamenti lapidei opera di scalpellini locali, così come le modanature
delle cornici di coronamento superiore. In alto a destra è visibile il
piccolo campanile in pietra. Il portale d’ingresso ha stipiti e
architrave, scolpiti e modanati ed è sormontato da un piccolo timpano al
cui interno si trova la nicchia decorata del santo.
L’interno della chiesa è a navata unica con quattro cappelle laterali
e volta a botte a tutto sesto. La zona presbiteriale è rialzata
rispetto al resto e permette l’accesso alla sacrestia (cellaio). A
ridosso dei gradini del presbiterio è visibile un’apertura di accesso
all’antico ossario. Sulla parete di fondo si staglia l’imponente altare
ligneo seicentesco, finemente intarsiato e dipinto a mano. A sinistra, nella cappella centrale, è visibile un altro altare
seicentesco costituito in pietra, tufo e lastre di marmo. In alto, in
corrispondenza dei gradini del presbiterio, è presente una grossa
iconostasi in legno intarsiato.
Descrizione cellaio e giardino
Il cellaio è un edificio realizzato in blocchi di pietra calcarea
irregolari, costituito da dodici stanze-celle disposte su tre piani e da
un piano cantinato semi-interrato. I tre livelli fuori terra presentano
tutti la stessa tipologia distributiva: un corridoio di distribuzione
con aperture laterali verso le quattro cellette con volte a botte. La cantina è costituita da quattro ambienti voltati a botte
ribassata. E’ visibile l’antica tipologia di fondazione con arco di
scarico a terra. Attraverso un’apertura si accede all’esterno in un giardino. Il giardino, probabilmente adibito un tempo ad orto, sorge a ridosso
delle antiche mura, delle quali è qui possibile osservarne delle tracce.
Per poter rendere fruibile questo gradevole spazio esterno da parte
della comunità è necessario che venga prima messa in sicurezza e
consolidata la parete di confine del cellaio, che in questo si affaccia,
che risulta anche essere la parte maggiormente danneggiata di tutto il
complesso.
Stato di conservazione
La superficie lapidea della chiesa presenta vari tipi di degrado: all’esterno incrostazioni calcaree e disgregazione, muschi e
vegetazione diffusa, fratture e mancanze di materiale nei basamenti
delle lesene; all’interno della chiesa, si riscontrano estese macchie di
umidità e un grave distacco e successiva mancanza dell’intonaco sulle
pareti laterali.
Il cellaio, al contrario della chiesa, verte in condizioni gravissime
per quel che riguarda la struttura. E’ in corso da anni uno
schiacciamento dall’alto della struttura che ha provocato un
distaccamento della parete di facciata. E’ visibile una lunga e
ramificata lesione della facciata in corrispondenza delle celle iniziali
dovuta ai fenomeni di scivolamento dell’intera facciata poggiante su un
terreno non ben consolidato ed inoltre le superfici risultano
fortemente degradate da macchie, muffe e mancanze che aumentano
sensibilmente a causa della copertura in lamiera che costituisce solo
elemento di protezione temporaneo e dalla mancata manutenzione e stato
di abbandono della struttura.
(fonte iluoghidelcuore.it)