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lunedì 23 settembre 2013

Sabra e Chatila: a trentun'anni dal massacro in Libano un incontro a Bari

Foto google.com
Sabato 28 settembre alle ore 18,00 in strada privata Borrelli n.32 a Bari è in programma l'incontro ‘Da Sabra e Chatila ad oggi: la questione palestinese di fronte alla crisi siriana’.

A 31 anni dal massacro di Sabra e Chatila in Libano e a venti dagli accordi di Oslo, la questione palestinese rimane una ferita aperta.

I recenti avvenimenti in Tunisia, Egitto, Libia, Siria sembrano averla relegata sullo sfondo. Eppure la colonizzazione e la repressione israeliane continuano a pieno ritmo nella totale indifferenza della cosiddetta 'comunità internazionale', che pure, Stati Uniti e Francia in testa, si mostra tanto desiderosa di intervenire in Siria 'per difendere la popolazione civile'. Ma cosa sta realmente avvenendo in Siria, e in che misura la crisi siriana e i suoi sviluppi hanno a che vedere con il destino dei palestinesi?

Ne parliamo con Bassam Saleh giornalista, corrispondente di Al Nahar News, di ritorno dal Libano dove si è recato con la delegazione del comitato ‘Per non dimenticare Sabra e Chatila’. Interviene Fabio De Leonardis, autore di Palestina 1881­2006. Una contesa lunga un secolo, traduttore e curatore del libro di Faris Yahia 'Relazioni pericolose. Il movimento sionista e la Germania nazista'.

Nel corso della serata verranno proiettati dei video, sono previste delle letture di passi tratti dal libro di Jean Genet ‘Quattro ore a Shatila’ (2002), curato da Stefano Chiarini e allestito per la campagna ‘Per non dimenticare Sabra e Chatila’ nel XX anniversario.

(fonte Coordinamento contro la guerra alla Siria; Comunità Palestinese di Puglia e Basilicata

Tadamon Filastin - Comitato di solidarietà col popolo palestinese)

sabato 7 settembre 2013

Guerra civile in Siria: da Bari oggi un grido per fermare l'intervento militare

I grandi della Terra in queste ore dalla Lituania continuano a immaginare quali saranno le sorti del popolo siriano, mentre la violenta guerra civile non accenna a placarsi.

Oggi è la giornata che il papa Francesco ha dedicato al digiuno, affinché si possa dare un segnalo di distensione. In queste ore da più parti partono appelli alla pace rivolti al governo siriano e ai suoi alleati e ai ribelli e ai loro sostenitori stranieri.

Anche Bari si unisce oggi pomeriggio a questo coro. Tante e di diversa estrazione sono le realtà che hanno aderito all'appello lanciato per un sit in previsto per le 18,00 a piazza Ferrarese, porta della città vecchia barese. 

«No, senza se e senza ma a qualsiasi intervento militare degli USA e delle potenze della NATO contro la Siria! La guerra non è la soluzione, ma il problema». Queste le parole d'ordine che si possono leggere nel manifesto che Arci–comitato territoriale di Bari; ass. ‘Angelus Novus’; ass. ‘Marx XXI’; ass. ‘Bottega partigiana’; Comunità Palestinese di Puglia e Basilicata; EPIC; Gep-Educhiamoci alla pace; Link-coordinamento studenti; Pax Christi; PD-Puglia; PDCI-Puglia; PRC-Puglia; Psichiatria Democratica; Ross@); ‘Eugema’ onlus; ANPI provinciale Bari; SEL-Puglia; ALBA-Bari hanno sposato quale ragione per essere presenti al sit in contro la guerra alla Siria.

«Non una base, non un’arma, non un euro, non un soldato per la guerra alla SiriaNo, a qualsiasi ingerenza  – si ancora nel manifesto del No alla guerra – del governi italiano e degli altri paesi della Ue tesa ad alimentare il conflitto interno alla Siria, attraverso fornitura di armi, supporto logistico e di intelligence alle forze che combattono militarmente contro il governo siriano. Si,alle iniziative tese a trovare una soluzione politica».


Inoltre la Rete Cittadina per la Pace e la Giustizia, alla quale aderiscono alcuni gruppi ecclesiali e realtà associative di Bari, invita tutte le persone di buona volontà a partecipare alla Veglia di preghiera che si terrà presso la Cattedrale alle 20,15 di sabato 7 settembre in risposta all'appello di Papa Francesco per una giornata di digiuno e di preghiera. L'incontro si concluderà alle 21,30 con un momento pubblico nel piazzale antistante la Cattedrale aperto a credenti di altre religioni e a non credenti.

07.09.2013
V.S.