Nonostante la magistratura ponga sotto
sequestro sempre più depuratori, l'ultimo ieri su disposizione della
magistratura tranese, è stato sequestrato (con facoltà d’uso) il depuratore di
Bisceglie nel quale, nei giorni scorsi, è stata accertata la presenza del
batterio Vtec 026, che è alla base dell’infezione in 16 pazienti della Sindrome
emolitico uremica (Seu) diagnosticata in Puglia tra luglio ed agosto scorsi a
20 persone, soprattutto bambini, è molto strano che l'arpa sul depuratore di Sammichele,
che sversa direttamente nella lama San Giorgio, grazie ad un progetto voluto e
imposto direttamente dal governatore Vendola, abbia riscontrato che va tutto
bene, che la tabella 4 è rispettata, tranne qualche piccola e insignificante
eccezione, e si lancia anche in conclusioni che intravedono nello sversamento
dei reflui in lama un ottimo strumento di riqualificazione ecosistemica
dell'area. nonostante il pronunciamento contrario di esperti e docenti, di enti
posti alla difesa paesaggistica e del territorio. Nonostante ci siano documenti
"interni" dell'Aqp che attestano l'incapacità dei depuratori di
sopportare grosse precipitazioni e piene. Nonostante gli esami commissionati
dal comitato per la difesa della lama San Giorgio, supportati dal comune di Rutigliano,
che denunciavano fuori tabella 4 i campioni prelevati.
A Taranto, anche se l'inquinamento della città
lo si sentiva sulla pelle, è stato necessario l'intervento della magistratura
per portare a definire taranto un comune inquinato e pericoloso per la salute
dei cittadini. con 400 morti l'anno. deve accadere anche a noi e ai residenti
delle comunità che vivono la lama San Giorgio? ma soprattutto può una struttura
pubblica così importante, che ci deve tutelare e deve difendere l'ambiente,
essere un organo tecnico della regione, sottoposto quindi alle volontà e agli
indirizzi politici, alle pressioni e alle imposizioni di chi gestisce il
potere?
È indubbio però che sulla vicenda della lama San
Giorgio, per la sua condanna definitiva a destinataria finale dei reflui (fogna)
per una portata a regime di 300 L\S, si siano concentrati diverse tipologie di
rappresentanze sociali e del mondo degli affari. un agglomerato di interessi
che vanno dalla politica e finiscono ai finanziamenti da elargire e ai
"lavori" da espletare. Anche a Taranto, la regione e i sindacati,
invece di lanciare l'allarme, continuavano a trattare sull'occupazione, con l'Ilva,
e a riconoscere riva come un grande industriale, mentre centinaia di cittadini,
uomini donne, vecchi bambini, morivano di malattie terribili. Tutta questa mobilitazione per coprire una
incapacità di tutela ambientale e paesaggistica. politica e tecnica. di pensare
e realizzare un sistema di recapito finale e recupero dei reflui fognari,
capace di non cancellare tradizioni popolari, paesaggi millenari e stravolgere
ecosistemi, ma soprattutto capace di non avvelenarci.
Capace di rispondere ad una semplice domanda,
che anche un bambino potrebbe fare e comprendere. Può un parco naturale protetto, sottoposto
a vincoli paesaggistici, con importanti testimonianza di pregiato valore
storico e archeologico. con particolari habitat ambientali, certificati e
riconosciuti. Può uno degli ultimi patrimoni ambientali della
nostra regione essere trasformato in una mega opera di recapito finale delle
fogne di diversi comuni, trattati da depuratori, che come vediamo vengono posti
sotto sequestro? La risposta di una
bambino forse salverebbe la lama. Ma
sembra che nulla si può contro la follia degli adulti e potenti.
(fonte N@Sversamento difendi lama San Giorgio)