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venerdì 11 gennaio 2013

Tra politica e comunicazione: da Vendola a Monti il salto è breve


Le campagne elettorali non risparmiano proprio nessuno. L'attuale corsa ha tirato in ballo anche soggetti non politici, rei di aver "abbandonato" la barca vendoliana per salire su quella montiana. Sui social network non sono mancate le critiche agli artefici della campagna di comunicazione grazie alla quale, ma non solo, il catto-comunista da Terlizzi ha vinto per la seconda volta la campagna politica regionale del 2009. 

La società che aveva curato la comunicazione del presidente uscente, dunque pare che abbia accettato di lavorare per Monti (Casini e Fini), senza però parteggiare politicamente per costoro. Si sa la fede è incrollabile, ma il denaro è altra cosa. 

Intanto in rete circolano delle foto che riproducono il professor Monti nelle vesti dell'estremista, del pericoloso e del diverso. Evidente l'ironia, efficace il messaggio. Si sa (e Berlusconi n'è un esempio) che il medium è il messaggio (McLuhan). 

11.01.2013
Vito Stano

La tattica dell'agnello in pasto ai lupi. Berlusconi convince solo i suoi


Stamane sento e leggo che Berlusconi ha vinto, ma devo ammettere che a parte la necessità politico-mediatica di alzare il suo share elettorale affrontando i suoi veri avversari (che non sono certo Bersani e Vendola, quanto piuttosto Santoro e Travaglio), io ho scorto nei suoi gesti e nelle sue parole arroganza, stanchezza, voglia di continuare a mentire (vedi Dell'Utri è un uomo perbenissimo, eccetera) ad un pubblico (non a dei cittadini, che in quanto tali non li ha mai considerati) che lui ha sempre ritenuto dei coglioni, come lui stesso ha detto ieri sera. Un miliardario inseguito dalla giustizia che fa sognare con il calcio mezza Italia e appassionare-rincitrullire un'altra buona parte d'italiani con le sue televisioni è quello che moltissimi consumatori passivi della vita desiderano, perché non hanno coscienza di nulla. Poi credo che ci siano molte persone oneste e operose sinceramente liberali, le quali non sapendo che pesci pigliare hanno votato e continueranno a votare Berlusconi (ma vista la deriva di Bersani-Monti... forse c'è qualche altra chance per loro). 

Questo politicamente, poi umanamente credo che la Asl di competenza debba procedere alla chiusura coatta del cavaliere in una struttura protetta perché è davvero penoso. E questo lo penso per il rispetto che conservo per la classe d'età alla quale il cavaliere appartiene. Lui manca di rispetto ai suoi coetanei, impiastricciandosi il viso con il cerone per sembrare più giovane. E sempre lui si fa mettere i cuscini sotto il culo per sembrare più alto. E sempre lui paragona le condanne in sede civile di Travaglio alle sue potenziali condanne in sede penale (frode fiscale, corruzione, eccetera eccetera). E sempre lui si rende ridicolo davanti a milioni di elettori-consumatori con i suoi spettacoli da operetta. Da grandissimo comunicatore qual è, Berlusconi aveva capito che per dare una spallata al professor Monti quella di ieri sera sarebbe stata una mossa tattica col botto (e infatti per i suoi elettori lo è stata e anche per lo share di La7). 

E poi se un politico viene indagato quasi ogni giorno per un caso diverso due sono le cose: o i giudici sono tutti da rinchiudere oppure qualcosa la combina. Non credo affatto al golpe delle toghe rosse. Credo piuttosto che sentitosi solo e quasi con le spalle al muro il cavaliere ha pensato bene di tentarle tutte, tra cui anche quella di ieri sera, che ripeto i suoi elettori-fan leggeranno in un modo differente da come può leggerle uno che non l'ha votato e non lo voterebbe neanche a pagamento. 

Poi comunque la galanteria vuole che nei programmi televisivi si faccia qualche assist (come ha fatto Santoro) e non si picchi duro nei fianchi da subito. Ogni tanto un colpetto deve prenderlo anche il conduttore e i suoi amici altrimenti la vittima-auto designatasi muterà in martire.

11.01.2013
Vito Stano

Monti chiede aiuto al principale. Berlusconi da rinchiudere in ospizio

Monti al cellulare durante la celebrazione in S.Pietro - Foto google.com
Dopo l'indecoroso spettacolo di ieri sera di Berlusconi nello studio di Santoro-Travaglio-Vauro, pare che Monti abbia confessato (a Casini) che se è vero che ha peccato (parlando al telefono durante la santa messa), è vero pure che stava cercando un aiutino da casa... L'interlocutore però pare l'abbia ammonito e incoraggiato a tatuarsi falce e martello sul bicipite sinistro; solo così Bersani-Vendola potrebbero affidargli almeno il ministero dell'Economia, altrimenti il "titolare" pare gli abbia suggerito di divorziare dalla moglie, Elsa (che non è la Fornero piangerina), e farsi invitare dal cavaliere tele-igenico a qualcuno dei suoi festini canterini.

La moglie (come la foto dimostra) non ha apprezzato l'uscita del professore trilaterale e ha lanciato lui una strale di accuse velenose: «Riformista! Social-democratico! Comunista!». E pare che lui, abbia risposto piccato: «E no, comunista no! Puoi dirmi tutto (massone, iper-liberista, cattolico) ma comunista no, non te lo consento Elsa cara. E poi, del resto – ha chiosato the president – non ci crederebbe nessuno, perché tanto m'hanno sgamato».

Intanto soltanto qualche giorno dopo questa telefonata poco miracolosa (ieri sera su La7), il  Berlusca ha fatto la sua figura da vecchietto arzillo e rintronato al cospetto dei suoi più attenti doberman. E stamane tutti a tirare la coperta: la Prestigiacomo su La7 parla... e afferma che il suo capo ha vinto, ne è convinta. E quanti italiani-tifosi ieri si saranno convinti che è lui l'uomo della provvidenza? Chissà. Ma se questa sarà il destino che ci attende, speriamo di estinguerci prima. O forse, chissà potrebbe essere la volta buona che fa le riforme.

10.01.2013
Vito Stano