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domenica 24 novembre 2013

Cassano delle Murge. Sagra: olio extravergine e cece nero per scaldare il centro

Stand in piazza Aldo Moro - Foto Archivio Vito Stano 2013 
L'immagine qui a lato rappresenta una piazza Moro all'ora di pranzo, prima che piovesse. Gli stand sembrano aspettare che la luce solare smetta di filtrare per far posto alla luce dei lampioni e delle tante lampadine che daranno luce alle botteghe estemporanee. Il centro storico di Cassano delle Murge stasera ospiterà (o almeno dovrebbe ospitare) «un appuntamento da non mancare». 

Nell’ambito della manifestazione nazionale ‘Girolio d’Italia’ si terrà la manifestazione ‘Pane Olio e Cece Nero di Cassano in Sagra’. L'evento è organizzato dagli assessorati all’Agricoltura e agli Eventi (e Sagre) del Comune di Cassano delle Murge in collaborazione con gli oleifici, l’associazione Panificatori, l'istituto alberghiero De Nora di Altamura e l’associazione Ferventazione, promotrice del cece nero di Cassano delle Murge.

L’evento, finalizzato alla promozione dei prodotti tipici locali, si svolgerà a partire dalle ore 20,00 in piazza Aldo Moro con degustazioni e cockie show di piatti tipici della cultura contadina conditi con olio extravergine preparati dagli studenti e insegnanti dell’istituto De Nora e ancora pane, olio, frittelle e quanto di più buono i panificatori prepareranno. Nella sala consiliare alle ore 17,30 si terrà un incontro sul tema ‘I luoghi e le forme del turismo rurale: nuove leve per il marketing territoriale della conca barese’, organizzato dal Gal Conca Barese. La serata sarà allietata dalla musica dei Tnt Funkybluesband, che suoneranno sul palco messo a disposizione della caffetteria Principe.

La manifestazione prevede anche una mostra, curata da Massimo Nardi e Christian Loretti, in collaborazione con Francesco Sannicandro. ‘UNTI’, questo il titolo dell'esposizione d’arte contemporanea promossa dall’assessorato alla Cultura e dalla rivista di Storia, Letteratura e Arte - Enkomion, aprirà i battenti oggi e resterà aperta fino al 7 dicembre nella pinacoteca comunale del palazzo marchesale Miani-Perotti.

Con questo evento forse la stagione cassanese delle sagre si chiude. A questo punto forse sarebbe il caso di istituzionalizzare queste manifestazioni creando un calendario che durante tutto l'anno possa essere consultabile. Inoltre l'istituzionalizzazione potrà sicuramente garantire una maggiore e più puntuale offerta di servizi per i fruitori delle sagre (operatori economici e turisti pendolari) come per esempio dei bagni chimici attrezzati anche di luci e, soprattutto, in numero adeguato, che possano alleggerire il peso che i numeri certamente non risibili vengono sopportati da un'unica attività commerciale. E magari l'amministrazione dovrebbe creare o rendere operativo uno staff, il cui operato venga controllato dagli agenti della Polizia municipale, che si adoperi per garantire l'efficacia e la sicurezza degli impianti elettrici, troppe volte lasciati alla creatività degli operatori, con prolunghe volanti e altre volte, come l'ultima sagra, con fili poggiati con noncuranza sulle chianche bagnate dalla pioggia. Se Cassano delle Murge deve essere il paese delle sagre o della tal sagra, che lo diventi, a patto che si rispettino le normative in termini di sicurezza e igiene. Dimenticavo l'assenza (durante l'ultima sagra) dei cassonetti per contenere i rifiuti. Ricordiamo all'amministrazione e agli organizzatori di tali eventi che a Cassano delle Murge la raccolta differenziata dei rifiuti si deve fare tutti i giorni dell'anno e che i controlli non devono restare nelle more degli allegati del contratto d'appalto.

24.11.2013
Vito Stano  

venerdì 12 luglio 2013

È tutto un gioco: personale di Vincenzo Mascoli a Cassano delle Murge

Il Comune di Cassano delle Murge, nell’ambito del progetto 'Cassano Cultura 2013' predisposto dall’Assessorato alla Cultura, in collaborazione con 'Enkomion – rivista trimestrale di Storia Letteratura e Arte', la casa editrice 'Messaggi edizioni', l’associazione ‘Presidi del Libro’ di Cassano delle Murge e il gruppo ‘CaP – onlus tradizioni folkloristiche’, organizza la mostra d’arte contemporanea ‘È tutto un gioco’, personale di Vincenzo Mascoli, la cui inaugurazione avrà domenica 14 luglio alle ore 19,30 presso la pinacoteca civica.

Presentano Maria Pia Di Medio, sindaco; Pierpaola Sapienza, assessore alla Cultura; Nicola Surico, editore e direttore di Enkomion; Giovanni Carlo Labianca, critico d’arte; Massimo Nardi, art director

La pinacoteca civica di Cassano delle Murge, a partire da domenica 14 luglio, ospiterà le eversive opere di Vincenzo Mascoli nella splendida cornice del palazzo Miani-Perotti, nuovamente protagonista dell’estate nel territorio murgiano.

Décollage e stralci di pubblicità sono le allegorie adottate dall’artista Vincenzo Mascoli per ritrarre la personale visione della realtà ai limiti della fredda cronaca. Il medesimo fil rouge che contraddistinse gli artisti della pop art, movimento britannico che ha innalzato a effigie di se stesso la ‘Campbell’s Soup’ di Andy Wharol, in cui marketing e vita quotidiana sono mescolati e resi irrimediabilmente inseparabili.

Vincenzo Mascoli, nato a Corato (Ba), si è laureato in Scenografia e specializzato in Pittura. La sua carriera artistica vanta già numerosi premi e mostre personali e collettive in giro per l’Italia e per il mondo, tra le quali citiamo ‘La strada con la valigia’, del 2008, alla National Accademy di New York;  ‘L'Arte in Viaggio’, del 2010, nella Galleria Belle Arti a Barcellona; ‘Metafisica a Sud’, evento collaterale a ‘Giorgio De Chirico - Mistero e poesia’, in corso nel Castello Aragonese di Otranto, dal 10 luglio al 29 settembre 2013.

Lorenzo Madaro, giornalista de ‘La Repubblica’, ha descritto la tecnica  del Mascoli quale «procedimento di accumulo di porzioni di carta da giornale, da cui emerge una visione sfaccettata del mondo, mediante un dialogo continuo con le reliquie della comunicazione visuale: quotidiani, carta patinata delle riviste, loghi riconoscibili della pubblicità, una commistione esemplare tra parola e immagine, segni talvolta non identificabili nella loro interezza, perché associati ad altrettanti squarci di vita sociale e politica della contemporaneità».


La mostra d’arte contemporanea ‘È tutto un gioco’ di Vincenzo Mascoli sarà aperta al pubblico dal 14 al 28 luglio, dal lunedì al sabato, ore 9,30 – 12,30 / ore 17,30 – 21,00; la domenica invece dalle ore 17,30 – 21,00.

(fonte Edi Communication)

giovedì 21 febbraio 2013

ExpoArte a Bari: mostra d'arte contemporanea a cura di Massimo Nardi


Reference points è il titolo della mostra collettiva, curata da Massimo Nardi e promossa da Enkomion, trimestrale di Storia, Letteratura e Arte, nell’ambito di ExpoArte Bari 2013, di cui è evento collaterale. Dall’8 all’11 marzo presso il Nuovo Padiglione della Fiera del Levante di Bari. Un progetto espositivo plurilinguistico, attento alla ricerca creativa di alcune tra le personalità artistiche più rappresentative e interessanti del percorso del contemporaneo degli ultimi anni.


Reference points è ricettacolo dell’anima del genius loci, osservatorio su quanto accade, ma anche riflessione, sguardo critico sul mondo circostante, che dalla consapevolezza del percorso di un territorio e della sua memoria, traccia e comunica all’esterno un’identità plurale, declinata in diversi linguaggi, ma che nella sua totalità, costituisce un indiscutibile e solido punto di riferimento nell’evoluzione dell’arte contemporanea meridionale.

L’arte, connubio perfetto di forma e contenuto, di materiale segnico e noetico che risulta veicolato per il tramite dell’artista, il quale conferisce al pensiero una forma comprensibile, percepibile e assimilabile, non è mai solo e unicamente un’espressione individuale. Essa nasce costantemente in relazione a un determinato contesto, qualunque siano le coordinate topiche e culturali o l’approccio linguistico e materico alla base del processo.

Si potrebbe affermare che l’operazione artistica dialoghi costantemente con l’ambiente in cui affonda le sue radici per poi evolversi, proiettarsi verso l’esterno, mantenendo intatto il proprio nucleo identitario. L’artista è punto di riferimento per il territorio quanto quest’ultimo lo è per l’artista e per la genesi concettuale e materica delle sue creazioni, al punto che essi non esisterebbero isolatamente.

Punti di riferimento reciproci, dunque, artista e territorio, si ritrovano così coinvolti in un legame interattivo, solido, assoluto, che si riflette costantemente nelle opere, nelle premesse ideologiche come nella scelta e nel trattamento del materiale. In quest’ultime, vanno così a condensarsi gli elementi estetici e culturali di un’intera tradizione, che rappresenta la nostra totale eredità di cultura e storia.

Artisti presenti in mostra:
Francesco Attolini - Amedeo Del Giudice - Franco Dellerba - Piero Di Terlizzi - Carlo Fusca - Enzo Guaricci - Iginio Iurilli - Beppe Labianca - Giuseppe Sylos Labini - Franco Menolascina - Franco Sannicandro

Programma in dettaglio
Mostra D'arte Contemporanea
Bari pad.ne nuovo Fiera del Levante BARI
30° edizione Expo Arte Bari 8.11 marzo 2013

presenta:
REFERENCE POINTS
a cura di Massimo Nardi
publisher Messaggi edizioni di Nicola Surico
recensione di Giuliana Schiavone
ufficio stampa Edi Media Communication (edimediacommunication@gmail.com)
Annarita Mastroserio cell. 32928226063
evento collaterale di ExpoArte Bari 2013
promossa da Enkomion, trimestrale di Storia, Letteratura e Arte
location: Padiglione Nuovo FdL Bari sede Expo Arte 2013

martedì 18 dicembre 2012

Tra sogno e realtà: Beppe Labianca scalda il palazzo Miani-Perotti


Il vernissage  l'ho mancato ahimè, ma il sogno di Beppe Labianca mi ha catturato comunque, stamane. Ho fatto qualche scatto alle opere del maestro, perché molti non andranno a vederla di persona, ma anche e soprattutto perché mi hanno emozionato. Poi devo confessare anche una curiosità. Ho avuto l'opportunità di leggere con la calma dovuta i segni delle opere, i dettagli nelle opere. E poi ho anche avuto l'occasione di sentire il parere di alcune persone non addette ai lavori, le cui osservazioni ho trovato molto interessanti e che mi piace riportare: «la mostra è bella - mi dicono con grande umiltà -, però... quelli al piano di sopra sono un pò volgari». 

Beppe Labianca, opera in mostra - Foto Archivio Vito Stano
Interessante osservazione, mi incuriosisce. Concludo il giro al piano terra e prendo le scale. Gli occhi sono rapiti, le sculture su «ferro arruginito» sono incredibili, il barbiere che taglia i capelli... sono senza parole. Proseguo. Il blu del mare, l'azzurro dell'acqua che scorre e di colpo il buio: i ritratti di famiglia sono inquietanti, è un incubo. Sono senza fiato. Il viaggio è ancora lungo, aspetto con crescente curiosità la pietra dello scandalo, l'opera «volgare». Non aspetto altro, penso a Margherita Ragno e alle sue donne e sorrido. Ci sono, a destra i quadri di carattere religioso-votivo tesoro della pinacoteca civica e a sinistra l'arte contemporanea, il sogno realizzato di Beppe Labianca. Intravedo qualcosa. Non distinguo, ah sì, adesso sì. Corpi nudi. Organi genitali femminili. Sorrido e penso alla volgarità. Di queste opere rubo solo alcuni particolari, di una (quella qui sopra) ne rapisco la totalità, la trovo così naturale e, ripensando al concetto di volgarità, penso alla tv, ai programmi del pomeriggio e del pre-serata che guarda annoiata mia nonna e tante altre mamme e nonne italiane. Scendendo mi imbatto di nuovo nel mio interlocutore e commento: «un amico artista (un tale Massimo Nardi) mi disse un giorno 'davanti a un'opera se senti qualcosa non farti altre domande, sai già se ti piace o no'». Come dargli torto. Non posso che condividere appieno questa massima e sentitomi appagato, lascio il silenzio del sogno per imbattermi di nuovo nella realtà. Quella quotidiana 'sta volta. 

Beppe Labianca, opera in mostra - Foto Archivio Vito Stano
Già dimenticavo, il centauro. Bellissimo e imponente, ma anche ironico. I tratti del viso, come in altre opere, rammentano l'autore e questo lo trovo geniale, come il regista che si ritaglia una particina piccola piccola nel film che dirige. Questa è indubbiamente la mostra più bella di sempre. Resto dell'idea che bisogna guardare in modo bilanciato tanto alle sagre quanto all'arte e la cultura in senso stretto e classico. Senza retorica penso che come non tutti visiteranno questa o altre interessantissime mostre, allo stesso modo non tutti scenderanno in piazza per la sagra tal dei tali. Nell'alveo del giusto compromesso tra arte e cultura e sagre popolari-marketing territoriale personalmente parteggio convintamente per la cultura e l'arte intese senza cibi nei dintorni. Poi festeggio la presenza di Beppe Labianca nella ancora in fasce pinacoteca di Cassano delle Murge, specialmente se penso che l'artista non ha percepito nessun tipo di compenso (stante all'Albo pretorio comunale), così come il curatore del resto. Potrebbe sembrare un'altra storia, ma invece sono convinto che sia sempre la stessa storia. Mi piacerebbe leggere in una delibera di giunta impegni di spesa per la pubblicazione di un libro da distribuire gratuitamente o di altre forme di investimento in cultura allo stesso modo (e quantità) delle sagre tradizional-mangerecce. 

Ma tantè. Credo che per l'arte, così come per il cibo, sia soltanto una questione di gusti.  

18.12.2012
Vito Stano



(video canale Massimo Nardi youtube.com )