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Foto Archivio Vito Stano © 2013 |
Un
sorriso sornione dell’assessore Pierpaola Sapienza, le gambe penzoloni
dell’assessore Pasquale Di Canosa, la giacca a quadrettini bianchi e azzurri
del consigliere Teodoro Santorsola, la maglia informale della sindaco Maria Pia
Di Medio, la composta cortesia del presidente Ignazio Zullo. Il consiglio
comunale è anche questo. Del resto dopo diversi mesi, la curiosità è
inarrestabile. L’occhio è implacabile, si posa sui dettagli. Si lascia
distrarre volentieri, anche perché l’attesa è stata lunga. Era il principio
della primavera quando si riunì l’ultima volta l’assise cittadina.
L'altro ieri
sera, dopo comunicazioni, risposte a vecchie interpellanze e nuove
interrogazioni, è stato approvato il
rinnovo della convenzione tra il Comune di Cassano delle Murge e Murgia
Sviluppo scarl, società consortile che gestisce lo sportello unico per le
imprese. Il servizio sarà gestito da Murgia Sviluppo scarl per altri sei anni,
questo è stato deciso a maggioranza. Le minoranze hanno espresso voto contrario
adducendo motivazioni di carattere economico e normativo. Nel dettaglio il
capogruppo del Pd-ViviCassano Rico Arganese ha chiesto a cosa fossero dovuti
gli aumenti dei costi del servizio Suap. A rispondere alle sollecitazioni il
vice sindaco Michele Ruggero. «Le tariffe hanno subito tutte un rincaro del
50%, a causa della crisi economica», ha risposto piccato. La sindaco Maria Pia
di Medio ha fatto eco affermando che «bisogna evitare che, a causa della crisi,
la Murgia Sviluppo scarl vada in deficit». Del resto a margine del Consiglio la Di Medio ha ribadito che nella pianta organica dell'ente non vi sono figure in grado di svolgere le funzioni in questione.
Arganese ha
chiesto di razionalizzare i costi di gestione, lamentando la mancanza di un business plan, oltre alla Carta dei servizi
del cittadino. «Il sito web – ha rincarato la dose Arganese – è vuoto e inoltre
non è offerta nessuna opportunità in nessun Comune consorziato (19 in tutto). In
soldoni, il Comune di Cassano delle Murge pagherà 150mila euro all’anno,
più eventuali altri costi. Le
critiche del gruppo consiliare Nuova IdeaDomani sono state affidate all’estro
di Davide Del Re, il quale ha sentenziato che «questo provvedimento verrà
bocciato dalla Corte dei Conti, come avvenuto già due anni fa; inoltre – ha
continuato – le istanze sono aumentate, altro che ridotte, perché molte
attività commerciali hanno chiesto la chiusura». Al danno si aggiunge la beffa:
maggiori costi e inefficienza del servizio.
Alle
critiche sinistre di Del Re, il vice sindaco Ruggero ha ribadito che «è proprio
la Corte dei Conti che suggerisce ai Comuni di consorziarsi. Noi non abbiamo
invitato nulla – ha specificato –. Del resto i sindaci sarebbero tutti caproni?»,
ha chiosato. Sul punto la polemica è stata alimentata dalla dichiarazione
dell’assessore Carmelo Briano, il quale ha affermato, con tono politico, che «la
Camera di commercio di Bari, com’è noto, non funziona; pertanto gli
imprenditori – ha insistito – pagherebbero anche di più, pur di avere un
servizio efficace; dunque è un bene approvare questo rinnovo di convenzione».
Il
provvedimento è passato con i voti contrari di Nid (Santorsola, Del Re) e del
Pd-ViviCassano (Arganese, Busto). Contrario anche Renzino Campanale. La
maggioranza pidiellina compatta con undici mani alzate ha approvato.
Di
seguito la maggioranza ha approvato, con i voti contrari dei due gruppi di
minoranza, anche le modifiche allo statuto della Murgia Sviluppo scarl. Non
sono mancate le critiche anche su questo punto. Rico Arganese: ha affermato che
«lo statuto di cui discutiamo stasera è diverso da quello che non votammo
all’epoca della sua adozione in Consiglio comunale. Lo statuto non differisce
soltanto per le modifiche di cui discutiamo in questa sede».
Insomma
la minoranza Pd ha insistito sostenendo che «lo statuto è stato modificato da
Murgia Sviluppo scarl senza tornare nei Consigli comunali per l’approvazione
delle modifiche». Intanto il consorzio si è tutelato, predisponendo che i costi
siano tutti a carico dei Comuni, anche l’eventuale disavanzo. Con la
dichiarazione di voto di Rico Arganese ha nuovamente spiegato i motivi della contrarietà
al provvedimento: «innanzitutto il mancato coinvolgimento dei consiglieri di
minoranza; la scarsa tutela a favore dell’ente. Inoltre il revisore dei conti –
ha insistito Arganese – ha detto che non c’è stata trasparenza di flussi
informativi con Murgia Sviluppo».
Dopo
sei mesi di attesa, quindi il Consiglio comunale è tornato ha riunirsi su
questioni sensibili e alquanto urgenti. Intanto la stanza delle minoranze a
quattro anni e mezzo dalla promessa del presidente Zullo è ancora in fase
progettuale. Così come l’unico semaforo del paese fermo da mesi, a detta della
sindaco, è oggetto di uno studio sperimentale. Il centro storico è sporco e
abbandonato. Le commissioni consiliari come sempre sono disertate dalla maggioranza.
I loculi cimiteriali restano insufficienti per i bisogni futuri. E per restare
in tema, è stato resuscitato il sempre verde argomento dei rifiuti.
Bentornato
Consiglio comunale.
30.10.2013
Vito
Stano