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giovedì 19 dicembre 2013

Parco Alta Murgia. Designati quattro degli otto membri del Consiglio direttivo

Foto google.com
Tra bellezze disarmanti e corsi di formazione per conoscere i lupi che abitano il territorio murgiano, sono numerosi gli impegni che lo staff dell'ente Parco affronta. Dall'ufficio stampa stamane giunge un comunicato con il quale viene data notizia dei nuovi ingressi al tavolo del Consiglio direttivo del Parco. Al termine della seduta convocata il 13 dicembre scorso e aggiornata al 18 dicembre (ieri, ndr), Sono stati designati quattro rappresentanti della comunità che costituisce il Parco, questi siederanno, come detto, all'interno del Consiglio direttivo dell’ente. Si tratta di Michele D’Ambrosio, sindaco di Santeramo in Colle, Vito Nicola Ottombrini, sindaco di Ruvo di Puglia,  Nicola Di Lerma,  in rappresentanza del Comune di Altamura, Cesareo Troia, in rappresentanza del Comune di Andria.

I quattro rappresentanti designati dalla comunità si affiancheranno nel Consiglio agli altri quattro membri, designati rispettivamente dai Ministeri dell’Agricoltura e dell’Ambiente, dalle associazioni di protezione ambientale e dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, le cui nomine saranno effettuate dal Ministro dell’Ambiente. La durata dell’incarico è di cinque anni rinnovabili, per ciascun membro, una sola volta.

19.12.2013
Vito Stano

venerdì 20 settembre 2013

Ruvo di Puglia: scoperto casolare di stoccaggio marijuana. Un arresto

Le abitudini cambiano, la consapevolezza cresce e (a volte) le normative si adeguano. Non è questo il caso della produzione e del consumo di marijuana. Difatti numerosi sono i casi di arresto legati a reati di produzione, vendita e non da ultimo per il consumo (vedi Legge Fini-Giovanardi).

La notizia di oggi giunge dai carabinieri della Stazione di Ruvo di Puglia, che hanno arrestato un uomo 25enne e incensurato, con l’accusa di detenzione  ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (marijuana) I militari hanno rinvenuto in un casolare pericolante utilizzato come luogo di stoccaggio, essiccazione e lavorazione 160 chilogrammi di marijuana. 

«La scoperta fanno sapere dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Bari – è avvenuta su intuizione dei carabinieri e anche grazie al fatto che pattuglie dell’istituto di vigilanza 'La Metronotte' avevano da tempo segnalato movimenti sospetti. Pertanto l'uomo, poi tratto in arresto, è stato fermato durante un servizio di controllo del territorio mentre era alla guida di un Fiat Doblò, nel quale sono state scorte alcune foglie di marijuana nel cassone, una settantina di grammi in tutto»
Da questa scoperta i carabinieri sono risaliti al casolare in contrada 'Torre Mascoli'

Immediato l’intervento della Sezione Investigazioni Scientifiche del Nucleo Investigativo Carabinieri di Bari, che ha proceduto al campionamento della marijuana per le successive, analisi volte a determinare la concentrazione del principio attivo "dell'erba". Durante queste operazioni i militari hanno rilevato una vera e propria catena di montaggio, con foglie appese per l’essiccazione a travi di sostegno, altre adagiate su cartoni pronte ad essere confezionate e poi sacchi di plastica nei quali la marijuana veniva impacchettata. Sul caso indaga la Procura della Repubblica di Trani.

20.09.2013
Vito Stano

mercoledì 20 marzo 2013

Suocera e nuora arrestate: in casa 28 kg di hashish e 300 gr di eroina


Tenevano nel ripostiglio 28 chili di hashish e 300 grammi di eroina: suocera e nuora arrestate dai carabinieri. Questo caso è l'esempio di quanto i luoghi comuni siano soltanto a volte poco rispondenti alla realtà: si dice che la suocera sia per la nuora come una vipera, pertanto alla sposa del figliolo è consigliato di star lontana dalla casa materna. 

Ebbene la scoperta che i carabinieri va invece ad avvalorare l'ipotesi contraria: la suocera, 44enne, e sua nuora, 18enne, entrambe di Ruvo di Puglia, a fronte del ritrovamento di ingenti quantità di droga in loro possesso, sono state arrestate con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

Dunque a parte l'inconsueto binomio affaristico-parentale, i militari durante la perquisizione dell’abitazione delle due hanno scovato nel ripostiglio, all’interno di una scatola di cartone, grosse quantità di hashish ed eroina: precisamente un sacco di iuta contenente  50panetti di hashish, pari a 28 chili complessivi, e un sacchetto in cellophan contenente diversi “cipollotti” di eroina, per 300 grammi totali. 

Le due donne, su disposizione della Procura della Repubblica di Trani, sono state arrestate: la suocera è stata associata presso la locale casa circondariale, mentre la nuora è stata sottoposta  agli arresti domiciliari.

20.03.2013
Vito Stano

lunedì 18 marzo 2013

Parco Alta Murgia: attività estrattive non autorizzate. Denunciato titolare

La possibilità di un rilancio turistico dell'area protetta compresa nel perimetro del Parco Nazionale dell'Alta Murgia è un'obiettivo che il presidente Cesare Veronico sta perseguendo fin dall'inizio del suo mandato, con non pochi successi. Ma ancora troppi sono i reati che vengono consumati all'interno dell'area del Parco. Per lo più sono reati contro il patrimonio boschivo e comportamenti illeciti relativi ad autorizzazioni per ampliare o ristrutturare costruzioni esistenti o come è stato accertato qualche giorno fa dagli agenti del Corpo Forestale dello Stato di Ruvo di Puglia (Ba), i quali, «dopo accurate indagini, hanno sequestrato una cava per l’estrazione di calcare in blocchi in località La Cavallerizza, agro di Ruvo di Puglia (Ba)».

L'area boscata in questione ricade nella «zona 1 del Parco Nazionale dell’Alta Murgia, dichiarata di notevole interesse pubblico, ai sensi del D.M. 1.8.1985 in attuazione della Legge Galasso n.431/85, per la rilevanza naturalistica e paesaggistica dell’intero comprensorio. La cava era già gravata da sequestro penale operato dello stesso Comando Stazione nel 2007, quando, a seguito di indagini che acclararono l’illegittimità delle autorizzazioni minerarie concesse sin dal 1995 dalla Regione Puglia, veniva iscritto nel registro degli indagati l’attuale amministratore della società estrattiva, di Trani. Dopo il sequestro l’Autorità Giudiziaria concesse una facoltà d’uso della cava, consentendo l’estrazione con una serie di prescrizioni».


«Nello scorso febbraio il personale del Corpo forestale, dopo una serie di rilievi nella stessa cava finalizzati al controllo delle prescrizioni insite nella facoltà d’uso concessa dalla Procura di Trani, ha accertato che l’attività estrattiva aveva interessato una porzione di territorio posta oltre il limite dell’area autorizzata comportando letteralmente lo svuotamento di un area di oltre 8.000 metri quadrati, per un totale di oltre 80.000 metri cubi di materiale estratto».

Dunque «con l’estrazione abusiva – spiega il Comando della Forestale di Ruvo di Puglia – è stato anche violato il vincolo del sequestro del 2007 e della facoltà d’uso concessa dal P.M. inquirente. 
Il sequestro ha comportato il deferimento alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Trani dell’amministratore unico per violazione della normativa sulle aree, della normativa paesaggistica e per i reati contro la pubblica amministrazione, ravvisati nell’azione di violazione di sigilli».     

18.03.2013
Vito Stano