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sabato 8 febbraio 2014

Oncologico di Bari. Tagli posti letto e diritti negati. Le rivendicazioni dell'Usb



Le riprese e il montaggio sono stati realizzati da Vito Stano

La situazione all'Istituto Oncologico Giovanni Paolo II di Bari è in una fase cruciale. I lavoratori e le lavoratrici del polo oncologico barese iscritti all'Unione Sindacale di Base hanno manifestato la propria contrarietà alla gestione dell'attuale dirigenza dell'Istituto. Il taglio dei posti letto denunciato dall'USB è solo la punta dell'iceberg. Tante sono le contestazioni: dai diritti contrattuali negati alle indennità di straordinario non pagate. L'USB è l'unica della decine di sigle sindacali presenti all'interno del polo oncologico a dimostrare fattivamente la propria contrarietà alla politica della dirigenza, della quale Vito Galiano (Responsabile USB all'Oncologico) chiede a gran voce che vadano via.

08.02.2014
Vito Stano

mercoledì 11 dicembre 2013

Corruzione. Luigi Ciotti rilancia la sfida. Firma la petizione per un sanità pulita

Don Luigi Ciotti, presidente di Libera
Il nostro sistema sanitario è minacciato da un grave morbo, fatto di opacità, illegalità e corruzione, che sottrae risorse preziose per la nostra salute. Purtroppo sono i dati a confermarcelo: nel solo triennio 2010-2012, in Italia sono stati accertati reati nella sanità per oltre 1 miliardo e mezzo di euro. Questi soldi basterebbero per costruire 5 nuovi grandi ospedali modello. Troppi stanno alla finestra a guardare, dobbiamo invece ribellarci all’idea che non sia possibile cambiare. Ecco allora questa petizione molto concreta indirizzata al mondo della sanità pubblica.  Per prima cosa vogliamo quindi Aziende sanitarie trasparenti, perché la trasparenza è il primo e più importante antidoto contro l'illegalità e la corruzione. C’è una legge chiara in merito, la 190/2012, ma sono ancora molte le Aziende sanitarie che non hanno applicato le norme anticorruzione. 
Chiediamo allora con forza agli Assessori regionali e ai Direttori generali alla Sanità di impegnarsi per far rispettare gli obblighi di legge da ciascuna delle 237 aziende sanitarie del nostro Paese.  È dal 1978 che l’Italia si è dotata di un Servizio sanitario nazionale che ha dato a tutti, senza discriminazioni, cure e assistenza. Questo sistema ci ha resi più sani, ha protetto noi e le nostre famiglie ed è fondamentale preservarlo. Per questo ti chiedo ora di fare la tua parte. Firma anche tu e chiedi ai tuoi amici di firmare questa importante petizione. Insieme possiamo davvero fare la differenza.

Luigi Ciotti
(Presidente di Libera)

martedì 16 aprile 2013

Consiglio regionale Puglia: nomina per Ignazio Zullo a capogruppo Pdl


Ignazio Zullo,  neo capogruppo Pdl in Consiglio
regionale pugliese - Foto facebook.com
Febbraio è generalmente un mese freddo, quest'anno a malapena riscaldato dalla campagna elettorale. Ma l'esito, purtroppo, ne ha congelato gli animi; il resto lo ha fatto e la sta ancora facendo l'inezia di un Parlamento bloccato anzi, forse sarebbe bene dire placcato, come nel rugby. Intanto nel parlamentino regionale pugliese le scelte, non più derogabili, dei neo deputati e senatori, già consiglieri pugliesi, ha fruttato a qualcuno posizioni di rilievo in quel di via Capruzzi. È il caso, tra gli altri, di Ignazio Zullo, consigliere regionale da due legislature, il quale ha raccolto il testimone lasciatogli da Rocco Palese volato a Montecitorio.

Dal suo profilo facebook.com prendiamo a prestito le parole di ringraziamento del neo capogruppo Pdl: «Rivolgo un ringraziamento sincero e profondo ai colleghi del gruppo del Pdl che all’unanimità mi hanno designato capogruppo dimostrandomi fiducia ed assegnandomi anche una grande responsabilità. Intendo onorarle entrambe garantendo fin d’ora tutto il mio impegno ed una gestione quanto più possibile collegiale e partecipata dell’attività del gruppo. Ringrazio poi, anche a nome degli altri, i consiglieri regionali eletti in Parlamento che mancheranno a tutti noi ma che, siamo certi, continueranno ad esserci vicini per fare squadra e raccordare il nostro lavoro pugliese ed il loro lavoro romano al servizio della Puglia e dei pugliesi seguendo l’indirizzo politico del nostro leader nazionale Silvio Berlusconi e del nostro indiscusso leader pugliese, Raffaele Fitto, al quale sento di dovere molto anche per la fiducia che oggi mi viene confermata con questo incarico. Non mi va di salutare Rocco Palese. Non ne ho motivo, perché lo sentirò sempre accanto e gli chiederò quotidianamente di raddoppiare gli sforzi, poiché non gli toccherà pensare alla Puglia solo dal Parlamento, ma gli ho già preannunciato che dovrà essermi vicino per trasferirmi la sua conoscenza e la sua esperienza. Se oggi divento capogruppo, lo devo a lui ed alla generosità dei miei colleghi».

Una storia a lieto fine, dunque, per il neo capogruppo Pdl in Consiglio regionale Ignazio Zullo: sembrano davvero lontani i tempi in cui si spettegolava di rotture politiche con l'onorevole di Maglie, e pupillo di Silvio Berlusconi, Raffaele Fitto. 
Per il momento di stallo in cui le istituzioni del Paese sono sprofondate dal 25 febbraio, almeno sapere che in via Capruzzi quello che c'era da fare s'è fatto, è una buona notizia.

Intanto, ringraziamenti a parte, il neo capogruppo Pdl non si è lasciato sfuggire l'ennesima stoccata all'assessore alla Sanità Elene Gentile, finita nel tritacarne politico-mediatico a causa delle parole espresse sulla questione Miulli: «Per uno come me – ha scritto il neo capogruppo Ignazio Zullo – che crede nella libertà ed in particolare nella libertà comunicativa, è difficile accettare supinamente la conclusione del comunicato dell’assessore Gentile sulla vicenda Miulli che qui di seguito riporto: ‘La Regione – concludeva la Gentile nel comunicato – valuterà con grandissima attenzione l’approccio anche comunicativo che l’Ente intenderà assumere su ciascuna di queste partite, sapendo che in mancanza di segnali chiari il concordato, che lascia nelle proprie responsabilità l’attuale management, potrebbe non  rivelarsi sufficiente e diverrebbe indispensabile il ricorso ad altri  strumenti più incisivi come l’amministrazione straordinaria’.

Insomma le parole dell'assessore Gentile, quanto quelle del capogruppo di opposizione, marcano ancora una volta quanto la politica cammini o meglio viaggi sulle onde digitali, con il rischio di impigliarsi nella "rete", anziché essere trasportata da essa presso i cittadini-elettori, rischiando ulteriormente di allontanarsi ancora e poi ancora dalla realtà.

16.04.2013
Vito Stano

martedì 2 aprile 2013

Ignazio Zullo: «Governo Pd-Pdl. Presidente della Repubblica moderato»


La situazione di stallo a livello nazionale desta l'attenzione di tutti, abbiamo sentito in mattinata davanti ad un caffè il consigliere regionale pugliese Ignazio Zullo (Popolo della Libertà). Dalla possibilità di un governo Pd-Pdl a guida Bersani alla estrema ratio del voto, passando per l'incognita rappresentata dal nuovo inquilino del Quirinale: questi sono stati gli argomenti discussi. Ma anche un cenno alla situazione pugliese e in particolare alla faccenda dei blitz  effettuati in alcuni ospedali dall'assessore alla Sanità Elena Gentile per verificare lo stato dell'arte del sistema sanitario regionale. 

02.04.2013
Vito Stano

venerdì 29 marzo 2013

«Venga a riferire in aula»: Ignazio Zullo non molla l'assessore Gentile

Consigliere regionale Ignazio Zullo
Foto Archivio Vito Stano
Continua l'attacco sul fronte della sanità regionale da parte del consigliere di opposizione Ignazio Zullo. Dopo le esternazioni di mercoledì sul blitz dell'assessore alla Sanità Elena Gentile all'ospedale San Paolo di Bari e non solo, oggi dal suo profilo facebook Zullo insiste sulla necessità che la neo assessore Gentile riferisca in Consiglio regionale, poiché «la presenza dell’Assessore Gentile nelle corsie e negli uffici dedicati all’assistenza sanitaria non sia finalizzata alla criminalizzazione dei comportamenti di coloro che sono sul fronte nel front office in precarie condizione di igiene e sicurezza sul lavoro, esposti all’esasperazione dei pazienti per turni massacranti in strutture fatiscenti e con tecnologia obsoletaSia – continua il consigliere Pdl – la presa di coscienza dello stato di agonia del SSR pugliese e ne relazioni in Consiglio perché siamo stanchi di sentirci in contrapposizione con Vendola e con i colleghi della maggioranza quando siamo noi a riportare in aula e nel dibattito politico lo stato comatoso della nostra sanità. Siamo stanchi di imbatterci in difese d’ufficio ed autoreferenziali dei vari Losappio, Romano, Sannicandro e così via. Difese d’ufficio fatte di narcisismo che non hanno giovato alla Puglia e ai pugliesi che, purtroppo, hanno dovuto sopportare anche aumenti di tassazione e di ticket».

Un attacco multiplo quello del consigliere Zullo, che però riconosce all’assessore Gentile   l'onestà intellettuale, invitandola nuovamente «a riferire in aula di carenze di personale, di sprechi, di strutture inaugurate in occasione di eventi elettorali e mai utilizzate nè dopo le elezioni primarie nè dopo le secondarie, di TAC e Risonanze sottoutilizzate o rotte e mai riparate, di I.R.C.C.S. elevati al culto di monumenti allo spreco, di costosissime camere iperbariche inutilizzate, di piscine per disabili prosciugate dall’incuria e dall’incuranza, di comportamenti omissivi del management nell’assunzione di indifferibili provvedimenti amministrativi  che alimentano conflitti e contenziosi giudiziari. Il tutto nella sofferenza dei malati e nell’allungamento delle liste d’attesa».

29.03.2013
Vito Stano

mercoledì 27 marzo 2013

Sanità in Regione: domani conferenza stampa di Vendola e Gentile

La questione delle sanità in Puglia è sotto i riflettori. Dopo le polemiche emerse a seguito del blitz della neo assessore Elena Gentile all'ospedale San Paolo di Bari, poco fa sul sito istituzionale della Regione Puglia è stata convocata una conferenza stampa alla quale parteciperanno il presidente della Regione Puglia Nichi Vendola e l’assessore alla Sanità e al Welfare Elena Gentile per fare il punto sulla sanità in Puglia. 

La conferenza stampa si svolgerà presso la sala stampa della Presidenza della Regione Puglia (Lungomare Nazario Sauro 33/Bari) domani mattina giovedì 28 marzo alle ore 11,30

27.03.2013
V.S.

martedì 26 marzo 2013

Assistenza umanitaria e prevenzione dei disastri: seminario a Bari


Foto google.com
Le politiche dell’Unione Europea in materia di assistenza umanitaria e prevenzione dei disastri. Di questo si parlerà in un seminario a Bari domani 27 marzo alle 8,30. L’Unione europea è il principale donatore internazionale e in questa veste gode di una posizione unica per far fronte alle sfide globali legate all’assistenza umanitaria e alla prevenzione dei disastri. Affinché gli aiuti vadano a beneficio di coloro che ne hanno più bisogno, dando priorità a determinati settori e ai paesi più poveri, con l’avvicinarsi del 2015 e del termine per la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio, l’Unione, insieme a tutti gli altri donatori, dovrà potenziare gli sforzi attraverso un programma di cambiamento e una politica di sviluppo più mirata. I due elementi costitutivi del programma di cambiamento sono, da un lato, i diritti umani, la democrazia e il buon governo e, dall’altro, la crescita sostenibile e inclusiva, stimolata attraverso un maggiore impulso a favore dell’inclusione sociale e dello sviluppo umano, del lavoro dignitoso, del commercio e dell’integrazione regionale, dell’agricoltura sostenibile, dell’approvvigionamento energetico e dell’accesso all’energia

Per parlarne l’Università di Bari Aldo Moro, insieme al Centro di Informazione dell’Unione europea Europe Direct Puglia e al Centro di Documentazione Europea, organizzano un seminario sul temaRelatrice Letizia Rossano, funzionario dell’Ufficio di Coordinamento per le questioni umanitarie dell’Onu. 
Il seminario si terrà nell’aula Starace dell’Università di Bari (II piano Piazza Casare Battisti, 1) mercoledì 27 marzo con inizio alle ore 8,30.

sabato 5 gennaio 2013

Botti di fine anno. La criminalità ingrassa e la sanità paga il conto

Articolo dal quotidiano 'la Repubblica' di giovedì 3 gennaio
I botti di capodanno sono una cosa incomprensibile. Almeno per chi scrive. Già da piccolo non riuscivo proprio a divertirmi sfregando i raudi (credo si chiamassero così) sulle minerve (parte ruvida che permette l'accensione) e lanciandoli neanche tanto lontano (o magari sotto i piedi di qualche amico distratto) e aspettando il botto. Quel botto per molti bambini e adolescenti (e anche qualche adulto) scatena un'emozione, per altri invece significa business. Come quasi tutto in Italia, anche per i botti c'è il commercio legale  e quello illegale, gestito, questo, da organizzazioni criminali ramificate sui territori. Dunque facendo un bilancio sicuramente superficiale e senza l'ausilio prezioso dei dati, possiamo ipotizzare che quello dei botti è un affare che avvantaggia soprattutto il pianeta della malavita e non certamente il piccolo commerciante che vende stelle filanti e minicicciole. Il fulcro italiano dei botti (avvalendoci non dei dati ma dei luoghi comuni) è quello di Napoli e provincia, dove anche quest'anno si sono verificati casi di ferimenti causati dalla scoppio accidentale degli ordigni natalizi. Ma non c'è soltanto il lato commerciale. C'è, ed è certamente quello più interessante, l'aspetto sanitario che traccia un quadro sconcertante. Per rimanere nel territorio pugliese, prendendo spunto da un articolo pubblicato dal quotidiano 'la Repubblica' di giovedì 3 gennaio,  è incredibile come ogni anno, compreso quello appena iniziato, debba essere segnato dalla conta dei ragazzini feriti, i quali, raccogliendo petardi inesplosi, subiscono amputazioni ed ustioni soprattutto alle mani. 

Stralcio di articolo dal quotidiano 'la Repubblica' di giovedì 3 gennaio
Le storie sono tante e tutte indegne, perché perdere l'uso della mano o di un solo dito per perseguire un divertimento è stupido. E la cosa che più spaventa è "l'educazione al botto" impartita dai padri (e in misura minore dalle madri) come fosse una prova di forza. Una pratica che, come per molte altre, ingrossa le tasche della criminalità, che ne gestisce i traffici e il commercio, e che, per i numerosi danni che causa, aggrava la già precaria e convalescente sanità pubblica (per capirci, vedi gioco legalizzato e nuove terapie per combattere la dipendenza dal gioco). Senza considerare che i boati spaventano gli animali, di cui molti riportano traumi e ferite fisiche. 

Se non si vuol smettere per la salute dei propri figli o per la salute del portafogli, lo si può fare per l'affetto per i tanti cani che ogni dicembre italiano tremano dietro i vetri delle finestre aspettando la fine delle feste.

05.01.2012
Vito Stano