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domenica 20 gennaio 2013

Viaggio tra i vitigni d'Italia: presentazione della rubrica settimanale


È la pianta della vite la protagonista della rubrica che andiamo oggi a presentare. La vite, ritenuta sacra sin dall’antica Grecia e ancor oggi curata e coltivata come dono della natura da custodire, attraverso il suo frutto, che sia l’uva o il vino, colora il mondo intero.

Viaggio tra i vitigni d’Italia è il titolo con il quale abbiamo deciso di targare un percorso che ci porterà dal Sud al Nord della penisola, passando dalle regioni appenniniche del Centro Italia. Lo stesso nome della rubrica è un omaggio ad un grande fotografo Luigi Ghirri che percorse l’Italia regalando ai posteri l’immagine contemporanea di Paese sconosciuto a sé stesso. Allo stesso modo con il nostro viaggio in Italia ci auguriamo di raccontare una realtà, anzi le molte realtà di cui è costituito il mosaico vitivinicolo italiano.

Difatti il vino, re delle tavole, nelle sue molteplici sfaccettature, colori e gusti si differenzia per regione di appartenenza, clima, terreno e coltivazione e porta con sé gli aspetti caratteristici della pianta che lo ha generato.

Se osservassimo la vite con occhi attenti, potremo dire che il vino ha tutti i requisiti per essere assunto come icona dell’ambiguità: a volte la ragione ci racchiude in una strettoia di verità e il vino può aiutarci a uscire e a esplorare l’ignoto. Ignoto che ci intimorisce da sobri e ci gonfia il petto da sbronzi. Non a caso il vino veniva chiamato nettare degli dei e il suo nome esprimeva un simbolo sacro.

Il nostro sarà un viaggio minuzioso, non mancheremo di percorrere le antiche vie regionali e con esse i vitigni che le hanno in un certo modo etichettate. Partiremo dal Sud della penisola per omaggiare i capolavori della natura e per tessere una trama invisibile capace di unire le punte estreme di unico e sfaccettato mondo sconosciuto a se stesso. Vi garantiremo un viaggio affascinante lungo l'arco temporale annuale. 
Il 2013 sarà per noi e Voi lettori l'anno della conoscenza di un prodotto che racchiude in sè una carica culturale tutta da scoprire.

20.01.2013
Giulio Stano
(sommelier Ais Puglia)

mercoledì 19 dicembre 2012

Seicento ettolitri di brunello nelle fogne. Sotto accusa un ex dipendente


Vendetta da 600mila euro. Sarebbero cadute su un ex dipendente le accuse di sabotaggio. Reo di aver fatto finire 600 ettolitri di Brunello di Montalcino nelle fogne aprendo i rubinetti durante la notte. L'uomo avrebbe agito per vendetta nei confronti del suo ex titolare che aveva assegnato un alloggio di pertinenza all'azienda ad un altro dipendente. Questo atto vandalico ha messo in una situazione alquanto scomoda un pò tutti i produttori di Brunello, in quanto si vocifera che fosse dovuto a gelosia da parte di un altro produttore. Un atto vile e inqualificabile, condannato dal sindaco di Montalcino Silvio Franceschelli e dal presidente del Consorzio Fabrizio Bindocci, entrambi sollevati per l'esito dell'indagine.

Un gesto criminale che colpisce il produttore Gianfranco Soldera, ma non solo. Tutti i produttori, grandi e piccoli, i consumatori e gli appassionati della bell'Italia sono indignati e vicini al produttore. In un momento così difficile un gesto così cattivo non ci voleva proprio; piuttosto sono altre le gesta di cui vorremmo parlare in questo periodo, ad esempio che si acquistasse e consumasse il maggior numero di doni made in Italy.

19.12.2012
Giulio Stano